Ha avuto risonanza nazionale la bocciatura da parte del T.A.R. del Lazio del ricorso avverso la installazione piombinese del rigassificatore.
Riportiamo qui di seguito le contrapposte reazioni del Sindaco di Piombino e del Presidente della Regione Toscana alla comunicazione della cruciale decisione.
Il Sindaco di Piombino:
Prendiamo atto della decisione del Tar di non concedere la sospensiva. Si tratta di una decisione parziale che interessa solo il provvedimento cautelare: ci aspetta comunque l’udienza di merito nella quale il Tribunale avrà modo di approfondire le tante e valide argomentazioni presentate dal Comune, cosa che non è stato possibile fare in questa prima fase di dibattimento sommario. Certamente ci auguravamo un altro risultato ma siamo soddisfatti dall'urgenza che il Tar ha concesso alla trattazione del merito fissando l’udienza già per l’8 marzo 2023. Nella sentenza, il Tar esclude che ci sia un pericolo concreto e attuale visto che al momento il rigassificatore non è in funzione. Ciononostante, continueremo a vigilare e richiameremo gli enti preposti a un controllo attento e puntuale sul rispetto delle prescrizioni e ci riserviamo di valutare altre azioni contro il modo in cui Snam sta gestendo i cantieri già aperti.
Il Presidente della Regione Toscana:
"La decisione del Tar di non concedere la sospensiva rafforza la convinzione, che ho sempre avuto, di aver agito nella correttezza delle procedure previste e con un'istruttoria accurata dei documenti, delle deduzioni e controdeduzioni presentate, con prescrizioni che si sono accompagnate all'autorizzazione. Aspetto adesso con fiducia la decisione nel merito da parte dei giudici e l'udienza di discussione fissata per l'8 marzo".
Il Tar ha infatti negato la sospensiva cautelare, chiesta dal Comune di Piombino, sull'ordinanza con cui è stata rilasciata l'autorizzazione ai lavori per ospitare per tre anni nel porto della città la nave Golar Tundra di Snam, che dovrà entrare in funzione tra marzo ed aprile 2023.
Il Tar del Lazio ha ritenuto al momento "non sussistere i presupposti" per la concessione della sospensiva e che "all'esito della prima disamina della documentazione offerta, l'iter che ha condotto all'adozione del provvedimento non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento né di incontrovertibili carenze istruttorie"
Sul fronte dei "paventati rischi per la pubblica incolumità - scrive ancora il Tar - risultano, allo stato, privi di attualità" anche perché prima dell'entrata in servizio della nave dovranno essere acquisiti il Rapporto di sicurezza definitivo e l'autorizzazione integrata ambientale.
"Sarebbe adesso opportuno trovare un livello di dialogo perché l'interesse generale ci deve portare a seguire nel modo migliore la fase che porterà all'ingresso del rigassificatore nel porto. Ha vinto l’Italia".