È stata pubblicata recentemente la sentenza del TAR Toscana che dopo tre anni chiude la famosa vicenda della delibera del Comune di Porto Azzurro con cui si intendeva proibire la coltivazione della canapa nel territorio comunale.
L'unico coltivatore Fabrizio Orsini aveva prontamente fatto ricorso al "diktat" longonese chiedendone la sospensiva che però era stata respinta con un'ordinanza facendo esultare il sindaco che faceva credere di aver vinto la causa.
Ora invece la sentenza definitiva del TAR chiarisce bene i motivi del rigetto del ricorso perchè precisa che "quella delibera non ha nessun valore legale poiché la materia non è di competenza del Comune ma della legislazione statale e quindi l'interessato non ha bisogno di nessun ricorso perchè può legittimamente coltivare la sua canapa".
Ovviamente nessuna pubblicità a questa notizia anche perchè Fabrizio Orsini, che aveva dovuto cessare la sua attività nel suo terreno a Terranera, ha ora ben altri problemi a cui pensare e il Comune ovviamente la tiene riservata.
Ma i cittadini di Porto Azzurro si dovrebbero chiedere se era anche quella la funzione per cui avevano eletto il sindaco e i consiglieri comunali o erano altri i problemi di cui occuparsi come quello di aiutare invece i giovani a impiantare un'attività innovativa sul territorio comunale.
Con una differenza che il povero coltivatore oltre a sostenere spese legali, ha dovuto rinunciare al suo sogno e a ritornare a Porto Azzurro, mentre i consiglieri e sindaco continuano tranquilli il loro tran tran come se niente fosse successo.
LF