Nella Giornata della Memoria parlo di Giorgio Perlasca un italiano, padovano, fascista nazionalista, impostore che nell’inverno del 1944, nel corso della Seconda guerra mondiale, fingendosi console generale spagnolo, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Immagino il magnifico impostore che rivolge la domanda: “Cosa avresti fatto al posto mio? Avresti messo a rischio la vita per salvare persone sconosciute? Siamo in tempi difficili, oscuri, complicati, la guerra in Ucraina, le migrazioni, i cambiamenti climatici, l’alta inflazione, ci sentiamo e siamo soli, ma sempre in questo giorno cerchiamo la forza morale in noi per non dimenticare la Shoah, gli ebrei dell’Olocausto. La Shoah ci insegna che dobbiamo sempre avere la massima attenzione e vigilanza per intervenire tempestivamente in difesa della dignità umana e della pace.
Giorgio Perlasca, il magnifico impostore è Giusto tra le Nazioni nel Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme. Fascista nazionalista: volontario in Africa orientale poi in Spagna. Allo scoppio della guerra lo mandano a Budapest a comprare bestiame per l’esercito. Quando i nazisti invadono l’Ungheria si sente in pericolo e si ricorda del foglio che gli hanno dato dopo la guerra civile spagnola. “Caro camerata, in qualsiasi parte del mondo ti troverai, rivolgiti alla Spagna”. Chiede asilo all’ambasciata spagnola a Budapest, gli danno un nuovo nome, un nuovo passaporto, la cittadinanza spagnola e diventa Jorge Perlasca. Impostore: nella Budapest nazista salva migliaia di ebrei, da loro documenti falsi e salvacondotti, li nasconde in case protette, si fa credere console spagnolo. Al termine della guerra torna a Padova, faticosamente riprende a vivere. Non racconta a nessuno neanche alla famiglia quello che ha fatto a Budapest, aveva iniziato a dubitare delle sue azioni.
Alla fine della Guerra Fredda, delle signore ebree ungheresi si sono messe a cercare il loro salvatore. Un giorno arrivano a casa sua. “Salve signor Perlasca, siamo quelle ragazzine che ha salvato tanti anni fa”. Il passato torna presente. Viene insignito da Israele del titolo di Giusto tra le Nazioni e nel bosco che circonda il Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme hanno piantato un albero con il suo nome.
Enzo Sossi