Stimolata, dall'approfondito e (come di solito) documentato intervento di Andrea Galassi sulle "residenze di comodo" all'Isola d'Elba, sull'argomento interviene un'altra lettrice, di cui pubblichiamo le coincise ma sensate considerazioni:
Una riflessione. Il problema delle seconde case, in cui si sposta la residenza per non pagare l'IMU, riguarda sia l'atteggiamento truffaldino di chi lo fa, ma anche il comune che non fa il suo dovere, controllando.
La legge riconosce il beneficio di non pagare l'IMU sulla prima casa solo nel caso in cui si e' residenti ed anche se l'abitazione risulta essere DIMORA ABITUALE (devono sussistere le due condizioni, non solo la residenza).
Questo dice la legge e il comune ci impiegherebbe poco per capire se la persona vive nell'abitazione ABITUALMENTE o saltuariamente.
Quindi il comune interessato dovrebbe adempiere ai suoi doveri, non foss'altro che per il puro interesse di incassare l'IMU sulla seconda casa che ammonta al 10.9%.
Non voglio essere giustizialista ma io posseggo una seconda casa all'Elba e pago l'IMU del 10.9, come e' giusto e legale.
Mirella Guerrieri