Apprendo dalla stampa dei proclami roboanti di De Santi e Lanera, riguardanti le prossime elezioni comunali.
Il mai rimpianto De Santi comunica che è ora di rilanciare la terra di Rio verso un nuovo splendore, dopo l'amministrazione Corsini e dopo questo commissariamento.
Fa appello, De Santi, alle forze di centro destra e non solo affinché si uniscano per il bene comune.
Forse l'ex sindaco ha dimenticato che proprio lui fece commissariare l'allora comune di Rio Elba per la manifesta incapacità di governare, così come ha scordato anche che il progetto politico - che ora con tanta volontà vuol portare avanti - dal 2014 al 2017 o non lo aveva, o lo aveva lasciato in un cassetto, perché a Rio non ricordiamo atti di buon governo o opere compiute sotto la sua amministrazione che siano degni di nota.
De Santi ha abbandonato in fretta e furia il comune poco prima della fusione con Rio Marina, in un momento estremamente delicato per la storia di due paesi.
Quindi dopo circa 5 anni è difficile dare proprio lui qualsiasi credibilità politica.
Tra i ricordi accantonati, De santi, ha anche quello dell'essersi professato apolitico, ex democristiano durante la sua campagna elettorale, salvo poi approdare a Forza Italia e ora addirittura essere un personaggio di spicco di una radicale destra.
Non pago, ha voluto provare a rientrare dalla finestra nell'agone politico, come improbabile assessore esterno chiamato "da ultimo e per forza" dall'allora sindaco uscente Ferrari.
De Santi, memore della disastrosa esperienza fatta come amministratore, dovrebbe pensare al bene di Rio guardandolo da lontano e, vista la corrente politica a cui ha scelto di appartenere, gli consiglio anche di darsi alla scrittura e lasciare la politica a chi sa farla, e l'amministrazione a chi ha le competenza per poter amministrare.
Franca Franchini