Le già notevoli preoccupazioni circa il mantenimento dei voli dell’aeroporto d’Elba e dell’aeroporto stesso aumentano vistosamente, a seguito degli esiti di riunioni svoltesi negli ultimi mesi sul tema aeroporto. Infatti, nonostante i ripetuti richiami di porre attenzione al mantenimento della continuità territoriale aerea, che è noto a tutti scadrà tra sette mesi, a tutt’oggi non sono stati compiuti gli atti concludenti per assicurare la completezza delle procedure necessarie.
Si è preferito proseguire con dibattiti senza contenuti costruttivi, al solo scopo di far trascorrere inutilmente altro tempo, fintanto che oggi il rinnovo della continuità territoriale aerea è subordinato alla sopravvivenza dell'aeroporto stesso.
A maggiore conferma delle preoccupazioni è stata diffusa la notizia che sarà promosso addirittura un referendum, confinato al solo Comune di Campo nell’Elba, per il quale trascorrerà certamente altro tempo ed il cui risultato, in assenza di criteri e regole adeguate, non potrà essere né risolutivo né indicativo di alcunché.
Il dibattito, infatti, è permanentemente imbrigliato sul cosiddetto “allungamento della pista”, che com’è a tutti noto da anni, rappresenta un requisito indispensabile per l’accessibilità di aerei di maggiore capienza e di conseguenza per dare un minimo di sostenibilità economica all’aeroporto.
Sarebbe stato ragionevole dare attenzione prima di tutto al rinnovo triennale della continuità territoriale, in quanto essa è il presupposto indispensabile per parlare di ulteriori sviluppi dell’aeroporto. Si continua invece ad insistere con dibattiti su argomenti futuribili in mancanza di certezze per il consolidamento della situazione esistente. Si persevera nel non voler riconoscere all’aeroporto il ruolo, che gli è proprio, di infrastruttura strategica per il tessuto sociale ed economico dell’Isola tutta.
In un quadro così confuso, è da apprezzare l’atteggiamento della Regione, degli Enti interessati e della Società Toscana Aeroporti che, nonostante la mancanza di pronunciamenti chiari e di atti conseguenti, hanno continuato a garantire e finanziare l’operatività dell’aeroporto.
Ci auguriamo vivamente che, contrariamente a quanto purtroppo è stato preannunciato, non vengano a mancare i sostegni, che fino ad oggi hanno consentito l'operatività dell’aeroporto e soprattutto che finiscano una volta per tutte le incertezze e le titubanze.
I numeri dei passeggeri e dei voli privati che sono transitati l’anno scorso, confermano l’utilità sociale dei voli, anzitutto per gli studenti e i cittadini che necessitano di frequenti viaggi in continente per motivi sanitari ma anche per i flussi turistici.
La vocazione turistica dell’Elba ha necessità di migliorare ed incrementare la qualità della continuità territoriale sia marittima che aerea, poiché la cessazione dei voli allungherebbe inesorabilmente la lista nera di tutti i presidi e servizi pubblici di vario genere che negli anni sono stati sottratti all’Isola.
L’auspicio è quello di vedere assicurata la funzionalità e l’ulteriore sviluppo dell’aeroporto in modo tale che i flussi turistici, che sono in ripresa, possano contare anche su questa importante infrastruttura.
Confindustria Livorno Massa Carrara con AssocomElba