Rispondiamo alle affermazioni di Massimo Scelza con la verità di quanto successo.
Cominciando dal fondo; nel nostro comunicato, noi non abbiamo dato alcuna nessuna indicazione politica ma semplicemente riconosciuto la libertà dei nostri iscritti di seguire il loro sentire quindi quanto da lei affermato è falso.
Nel percorso intrapreso da mesi per individuare un candidato comune non è mai emersa una lista di nomi.
A un certo punto il circolo di Rio Marina e uniscritto del PD di Rio Elba hanno deciso di partecipare alle riunioni delle “forze politiche alternative“ a Corsini composte da: dimissionari dell’amministrazione, forze politiche di destra non strutturate ed altri non meglio precisati personaggi (forse legati a Claudio De Santi?) secondo quanto affermato da lei nella riunione tenutasi il 10 marzo scorso a Rio Elba, ha affermato inoltre che la finalità della partecipazione del PD era di disgregare (!) il gruppo che andavano ad ascoltare.
Alle nostre domande sul perché non esplorare tutte le direzioni compreso un dialogo con Corsini lei rispose con un no secco che ci fapensare che il percorso da voi intrapreso non è mai stato la ricerca di un’alternativa masolo un’opposizione pregiudiziale all’ex sindaco.
Successivamente alla riunione del 10 Marzo, il nostro circolo ha convocato riunioni aperte a tutti gli iscritti di cui lei è stato costantemente informato.
Non siamo viceversa stati informati – ce ne è giunta solo voce che lei eventualmente ora ha l’occasione di smentire – che nei giorni scorsi la professoressa Maria Letizia Braschi presidente del PD di Piombino è stata presentata al circolo di Rio Marina come possibile vertice di una lista locale di partito.
Riteniamo si tratti dello stesso partito di cui facciamo parte, per cui saremmo stati lieti di essere informati e anche invitati.
E tuttavia, per quanto doloroso possa essere, non ci stupiamo di questa situazione da separati in casa che ci ha portato a prendere in mano lo Statuto regionale del partito e a studiarlo cercando in esso una difesa dalle sue prevaricazioni. Anche lo Statuto non è bastato: ricorderà che quando il coordinatore del nostro circolo Giuseppe Paletta le ha fatto osservare che l’esistenza di una unione comunale a Rio fosse solo un espediente per poter piegare il dissenso, lei ci ha risposto che un tale atteggiamento è roba da notai, non da forza politica.
In compenso non ha avuto argomenti quando lo stesso coordinatore le ha ricordato che lo Statuto del PD sta agli iscritti come la Costituzione sta agli Italiani.
Ora invece che la maggioranza del nostro circolo (10 iscritti su 12) si dissocia da un percorso confuso, politicamente inconcludente e non condiviso lei agita le regole e lo Statuto! Signor Scelza le regole vanno usate sempre, sono labase della chiarezza, del confronto e della civiltà: per cui, in assenza di una unione comunale tra i due circoli né l’uno né l’altro possono impegnare il simbolo del partito, esattamente come cinque anni fa.
Su tale questione, il circolo Berlinguer è intenzionato a rivolgersi agli organi di garanzia del partito, ma anche a informare l’opinione pubblica riese ed elbana che ha il diritto di capire se il cambiamento intervenuto nel PD con l’elezione di Elly Schein è reale o se invece il partito rimane in mano agli apparati e ai capibastone.Vogliamo ricordarle inoltre che non esistono ‘iscritti importanti’ e iscritti proletari ma una totalità di iscritti di egual peso: la base che lei dimostra di non saper comprendere né ascoltare.
Non ci riteniamo i PEONES della situazione ma non in linea con il suo pensiero e con quello di altri iscritti, il politburo e i gulag hanno fatto il loro tempo e visto che lei ricopre un ruolo rilevante all’interno del partito dovrebbe avere la capacità di essere super partes invece guida un’armata Brancaleone in maniera sciatta e imbarazzante.
L’esercizio della leardeship in un partito popolare e democratico si fonda non sull’attribuzione di ruoli gerarchici, ma sulla quotidiana e faticosa conquista di una autorevolezza che è altra cosa dall’esercizio occhiuto di una inesistente autorità. L’autorità fluisce dal basso verso l’alto; è un fiume di democrazia che va dal mare alla montagna ed è la radice del nostro intento visionario dimigliorare la società.L’umiltà è la vera radice dell’autorevolezza dei dirigenti ed è la linfa che la alimenta.
Il livore e l'arroganza delle sue parole dimostrano solo che lei ha ben poche qualità per esercitare la leadership e che con il partito democratico ha ben poco da condividere.
Circolo PD Rio Elba