In attesa del referendum sull’aeroporto elbano del prossimo 23 aprile, desidero contribuire portando all’attenzione dei cittadini dello scoglio la visione dei Paesi Bassi e la Francia. Mentre sempre più aerei privati volano sui cieli dell’Europa, Italia, Croazia e Svizzera comprese e le organizzazioni ambientaliste intensificano le proteste verso i voli privati forse inutili ma sicuramente dannosi, nei Paesi Bassi le autorità decidono misure per contrastare l’inquinamento acustico e di anidride carbonica degli aerei. Pare essere il tempo di scelte importanti per la salute dei cittadini europei.
Recentemente i responsabili dell’aeroporto di Schiphol-Amsterdam hanno comunicato che aboliranno i voli notturni e gli aerei privati dal 2025. A renderlo noto è stato lo stesso aeroporto dichiarando che – gli aerei non decolleranno più tra la mezzanotte e le sei di mattina – e – non ci saranno più atterraggi dalla mezzanotte e le cinque di mattina – inoltre sarà introdotto – il divieto di aerei privati. Misure che fanno parte di una serie di decisioni per garantire un’aviazione più silenziosa, più pulita e forse migliore, con cui sarà attuato un cambio di rotta oltremodo necessario. Basta ricordare che gli aerei privati provocano una enorme quantità di rumore e di emissioni di anidride carbonica – maggiori di circa 20 volte rispetto a quelle di un volo commerciale – e lo fanno forse inutilmente essendo disponibili voli di linea per i luoghi generalmente raggiunti dagli stessi.
Ancora, i voli privati sono regolarmente sotto il fuoco delle critiche delle organizzazioni per la difesa dell’ambiente e le nuove generazioni. La notizia è di questi giorni, in Francia stanno per votare una legge per vietare i jet privati su tutto il territorio nazionale. Molti deputati dell’Assemblea Nazionale francese la ritengono una misura di giustizia sociale, una maniera di coinvolgere gli ultra-ricchi negli sforzi chiesti ai francesi per contrastare il cambiamento climatico. Solo come esempio, un aereo privato emette così tanta anidride carbonica in un volo di quattro ore quanto un francese medio in un anno. Sono stati monitorati 18 voli di aerei privati sulla tratta da Parigi a Bruxelles – un’ora e ventidue minuti in treno – i risultati sono allarmanti: pare provocano una tale quantità di inquinamento da anidride carbonica quanta ne produce un francese in 17 anni. La proposta di legge sarà votata a Parigi a breve mentre Amsterdam ha già deciso di vietare i jet privati.
Tuttavia, la questione cosa hanno intenzione i nostri legislatori: sono per uno sviluppo economico in linea con le richieste delle nuove generazioni verso una transizione verde per un domani sostenibile e contrastare il cambiamento climatico oppure continuare sulla vecchia strada con un sempre maggiore inquinamento dell’aria e acustico fortemente dannoso per la salute dei cittadini?
Enzo Sossi