Premetto che ho sottoscritto la petizione per il mantenimento dell’aereoporto, ma leggendo i vari interventi a difesa delle due posizioni, oggi non sono convinto della necessità del Suo allungamento, sicuramente non condivido la procedura fino adesso tenuta dalle autorità competenti, ma non sono esperto di tematiche di trasporto aereo; mi ritengo invece abbastanza esperto di turismo e conoscitore del tessuto sociale ed economico della nostra Isola.
A mio avviso i due aspetti fondanti della discussione, cioè continuità territoriale e sviluppo turistico devono essere tenuti distinti come problematiche da risolvere, perché diverse possono essere le soluzioni, anche se è ovvio che il mantenimento di un buon livello di vita dei residenti aiuta anche lo sviluppo turistico.
La continuità territoriale, giustamente richiesta e difesa come un diritto costituzionale, , deve essere garantita anche ai cittadini elbani; ma non è certo che la soluzione del trasporto aereo sia la soluzione ottimale, anzi il i numero dei passeggeri che hanno utilizzato il velivolo in collegamento con Pisa e Firenze, in, questi anni sembra dimostrare il contrario, credo che sarebbe già più efficiente coordinare le corse dei traghetti con le coincidenze da Piombino a Campiglia Marittima, per fare questo non occorrono milioni di euro ma la buona volontà ed un po' di organizzazione.
Passiamo allo sviluppo turistico, naturalmente nella bassa stagione; perché direi che mantendo lo standard attuale dei servizi sull’ Isola, non si possa prevedere un maggiore numero di presenze nei mesi di luglio ed agosto, ma fortunatamente anche nella prima metà di settembre, mi domando quale tipo di sviluppo dobbiamo progettare e realizzare all’Elba.
Vogliamo il flusso turistico di agosto anche negli altri mesi? Come è avvenuto nel 2021, non credo che la nostra ambizione della qualità di vita lo accetterebbe, ma neanche gli ospiti lo gradirebbero: infatti molti stanno già dirigendosi verso altre mete turistiche.
Le presenze turistiche potranno aumentare solo con una maggiore attenzione al nostro ambiente, all’utilizzo del territorio anche come semplici fruitori occasionali.
Alla domanda: come operatore turistico, ma anche come genitore e nonno che è nato e vissuto all’Elba, cosa vorrei in un prossimo futuro? Penso ai prossimi venti anni, considerato che ne ho già 66 anni.
Certamente non una Ibiza dell’ Arcipelago Toscano, certamente non auspico l’ arrivo di 10, 20 o quanti dovranno essere i voli giornalieri per giustificare un così importante investimento pubblico, e magari centinaia di auto a noleggio necessarie per raggiungere gli hotels, gli appartamenti e le spiagge.
Io mi immagino una Isola con meno automobili, servizi di trasporto pubblico molto più snelli e frequenti degli attuali, si risolverebbe anche il deficit di posti auto in prossimità delle spiagge e dei centri storici.
Auspico transfer dall’aereoporto di Pisa, forse anche Firenze e Fiumicino, da Pisa aereoporto a Piombino porto la distanza è di 109 km; forse anche un mezzo veloce da Livorno potrebbe facilitare i Tour Operator ad organizzare soggiorni sull’Isola, rivolti al mercato Nord Europeo.
Lo slogan per un turismo qualificato dovrebbe essere: lascia l’auto in garage e vieni all'Elba.
Ma forse è solo utopia...
Luciano Puppo
Albergatore per 20 anni, attualmente agente immobiliare e locatore turistico