“I necessari risparmi per la spesa pubblica non possono tradursi in ulteriori penalizzazioni per le realtà insulari come l’Elba”: è quanto sostiene il presidente della locale CNA Maurizio Ballarini, intervenendo a sostegno della richiesta di un ripensamento da parte del Ministero circa la ormai prossima soppressione del Tribunale sull’isola.
“Tagliare la sede del tribunale sull’isola, equivale ad imporre agli abitanti una ulteriore tassa, quella sul diritto alla giustizia, che va ad aggiungersi alle già tante penalizzazioni in termini sociali ed economici che cittadini ed imprese devono subire rispetto a chi vive in continente. Servizi essenziali di questo tipo come l’istruzione o la sanità, sono il segno tangibile della presenza dello Stato. Le nostre aziende faticano già tanto avendo costi maggiori dovuti all’insularità: l’allontanamento del Tribunale – conclude Ballarini – significa ad esempio innalzare la soglia sotto la quale può risultare antieconomico iniziare un procedimento per ottenere giustizia su crediti da riscuotere, una delle piaghe più dolorose di questo periodo, aumentando quindi il rischio d’impresa e diminuendo ulteriormente la competitività del tessuto economico dell’isola. I risparmi sono da cercare negli sprechi, non ancora una volta nelle tasche dei cittadini e delle imprese, soprattutto se elbani”.