Sono quasi 18 mesi che si combatte una guerra fratricida tra ucraini e russi ai confini orientali dell’Europa due popoli slavi con usi, costumi e tradizioni fatti di contaminazioni e di religione ortodossa. Oramai, pare chiaro che la tanto attesa controffensiva ucraina deve ancora essere all’altezza delle aspettative o di quelle dell’Occidente.
Un’operazione bloccata che, probabilmente, porta verso uno stallo invernale che potrebbe avere gravi implicazioni politiche, non ultimo perché gli Stati Uniti, il maggiore sostenitore dello sforzo di Kiev di espellere le forze russe, si stanno dirigendo verso un anno di elezioni nel 2024. Con sempre maggiore insistenza alti funzionari occidentali stanno fornendo valutazioni crude sulla capacità delle forze ucraine di riconquistare un territorio significativo.
L’Ucraina ha ancora l’opportunità di fare progressi ma forse pare improbabile che possano cambiare l’equilibrio del conflitto nelle prossime settimane. Le pesanti perdite ucraine in combattimento derivano anche in parte da posizioni difensive fatte di trincee e campi minati che la Russia ha avuto mesi di tempo per costruire e la realtà sul campo di battaglia che una forza in fase di attacco ha bisogno di un vantaggio numerico rispetto alle truppe ben posizionate in fase difensiva. Ora, la guerra è entrata in uno stato più difficile per l’Ucraina.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è sensibile a qualsiasi idea che la controffensiva sia una delusione, anche se sottolinea che ha bisogno di più armi occidentali di alta qualità. “La controffensiva è difficile. Sta accadendo probabilmente più lentamente di come alcune persone potrebbero volerlo o possono vederlo” ha detto Zelensky in un incontro con i media. Invitando alla pazienza tra gli alleati, ha promesso che le proprie forze avrebbero trionfato sui russi demoralizzati – C’è stanchezza nei nostri occhi, ma c’è paura nei loro occhi – e queste sono due cose molto diverse.
Il Presidente Joe Biden sta già lavorando a una nuova legge di finanziamento supplementare per l’Ucraina che sarà probabilmente pronta per essere presa in considerazione dal Congresso entro la fine dell’anno. La misura sarà il test più importante della volontà della maggioranza repubblicana alla Camera di continuare a inviare miliardi di dollari a Kiev. Un nuovo sondaggio riflette le complessità politiche sul sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina.
I numeri dicono che il 55 p.c. degli statunitensi è contrario a che il Congresso continui ad autorizzare ulteriori finanziamenti per la guerra, dove il 71 p.c. dei repubblicani pensa che non si dovrebbero inviare altri soldi a Kiev. Mentre il Presidente Joe Biden potrebbe dover affrontare un compito non facile nello spiegare agli elettori il prolungamento economico del sostegno all’Ucraina, l’ex Presidente Donald Trump, sta avvertendo a gran voce che la posizione di Biden sull’Ucraina potrebbe portare alla Terza guerra mondiale ovvero a un conflitto nucleare.
Tuttavia, quando andranno alle urne l’anno prossimo, gli elettori statunitensi non solo scriveranno il destino del loro Paese, ma potrebbero anche scrivere il destino dell’Ucraina.
Enzo Sossi