Nell’intervista rilasciata a Elba Press, Tiziano Nocentini conferma le voci che lo danno per candidato sindaco alle prossime elezioni comunali previste per la primavera del 2024, dichiarando “che vorrebbe mettere insieme una lista civica senza particolari legami con i partiti. "Se poi - aggiunge - i partiti del centrodestra ci appoggeranno, come spero, ne terremo conto e accetteremo se servirà anche i loro consigli”.
In sostanza, una lista di “centrodestra” mascherata da “lista civica”.
Non è una novità, è già accaduto in passato e anche in questo caso non c’è da esserne sorpresi.
A Nocentini si può rimproverare tutto, ma non certo la mancanza di chiarezza. Tant’è che non si nasconde nemmeno su una generica richiesta di voti a quei partiti. tutti, senza distinzione, che vorrebbero essere così generosi di sostenerlo: no, lui si rivolge solo ed unicamente a quelli del centrodestra, rassicurandoli sulla sua disponibilità a “tener conto” delle loro esigenze che, eufemisticamente, definisce “consigli” e sperando, con calore, nel loro attivo consenso.
Se nel campo del centrodestra, quindi, qualcosa di concreto si sta muovendo, ora spetta a tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra, dentro e fuori i partiti, non perdere tempo per avviare un percorso virtuoso, sia dal punto di vista politico che programmatico, con l’obiettivo di dar vita ad un’ampia coalizione, competitiva e vincente, evitando gli errori e i maneggi del passato che non impedirono alla lista Zini di conquistare la
Biscotteria sol perché il centrodestra decise di suicidarsi presentandosi con tre liste in competizione fra loro.
Questa volta non sarà più così.
Ripercorrere la strada precedente e riproporre ciò che palesemente non ha funzionato, creando un crescente malcontento tra la popolazione, sarebbe la partenza più sbagliata, chiunque la volesse intraprendere. C’è da
sperare, soprattutto dopo l’arrembante discesa in campo del “principe degli imprenditori elbani”, come lo ha benevolmente definito il giornalista di Elba Press, che chi ha davvero interesse ad una vera rinascita e al futuro di questa città, lasci da parte rancori e quant’altro può essere divisivo, rinunciando ad egoismi personali e di partito per mettersi a disposizione di un progetto in cui ciascuno abbia diritto di rappresentanza, nell’ambito di una visione generale dove prevalente sia il bene comune e della collettività.
Danilo Alessi