L'isola d'Elba, perla dell'Arcipelago Toscano, offre, insieme ai numerosi luoghi di balneazione attrezzati, alcune incantevoli spiagge libere.
La bellezza di questi autentici paradisi marini è spesso minacciata dal comportamento irresponsabile di alcuni conduttori di imbarcazioni i quali, senza alcun rispetto per le regole, si avvicinano troppo alle spiagge libere, mettendo a repentaglio la sicurezza dei bagnanti.
ITALIA NOSTRA è impegnata quotidianamente nella difesa del patrimonio storico, culturale e dell'ambiente.
In particolare la nostra sezione Arcipelago Toscano ha raccolto le lamentele e i malumori di numerosi soci e turisti, preoccupati per l' incolumità propria e dei propri figli.
"Le imbarcazioni si avvicinano ben oltre il limite consentito" ci hanno riferito "senza alcuna preoccupazione per le persone in acqua, arrivando a motore acceso fino a terra, con la pretesa di attraccare addirittura sulla spiaggia".
E i pochi malcapitati che hanno il coraggio di protestare, invitando educatamente i proprietari delle imbarcazioni a riportarsi nei limiti consentiti, vengono presi a male parole e a sberleffi.
A fronte di questa illegalità diffusa è necessario correre ai ripari, prima che si verifichi qualche grave incidente e qualcuno venga travolto dalle eliche.
La Guardia Costiera ha già posto da tempo attenzione al problema e anche quest' anno, con l'ordinanza 26 del 15 Maggio 2023, ha rinnovato ai Comuni la richiesta di dislocazione nelle spiagge libere di apposite boe di segnalazione, collocate alla distanza di 200 metri dai luoghi di balneazione.
Ecco cosa recita esattamente l'ordinanza citata, al comma 2 dell'articolo 2, "ZONE DI MARE RISERVATE ALLA BALNEAZIONE":
"ll limite della zona riservata alla balneazione deve essere segnalato dai titolari/gestori di strutture balneari e/o di attività similari e dai Comuni costieri, ovvero altro Ente gestore competente per le spiagge libere, mediante il posizionamento, per tutto il fronte mare di competenza, di gavitelli di colore rosso........ saldamente ancorati sul fondo ad una distanza massima di 50 metri l' uno dall' altro, parallelamente alla linea di costa....."
Analoga richiesta era stata emanata anche lo scorso anno, ma non ha avuto effetto perché i Comuni non hanno provveduto.
Ora c'è solo da sperare che i Comuni interessati le diano finalmente attuazione.
Ma occorre predisporre le cose fin da ora, in modo che nella prossima stagione turistica il problema sia risolto.
Ne va della sicurezza dei bagnanti ma anche dell' immagine dell' isola, un' isola che gode di un affezionato turismo internazionale, attento da sempre alla salvaguardia della natura e dell' ambiente del Parco Marino più grande d'Europa.
Italia Nostra Arcipelago Toscano