I soldi ci sarebbero anche e quasi tutti, va trovata una cifra modesta relativa all'aumento prezzi degli ultimi anni successivi alla stesura del progetto. Ci sono i 600mila della Regione Toscana e ci sono i 300/350mila della GAT (Gestione Associata del Turismo dell'Elba), quest'ultimo contributo in virtù dell'evidente ricaduta positiva che una struttura del genere avrebbe anche su un turismo sempre più pet-friendly (sono 8,5 milioni i turisti che in Italia, nel 2022, sono andati in vacanza con i propri animali).
Un iter infinito, quello del canile elbano, fatto fino ad ora soprattutto di annunci e retromarce, un percorso seguito sempre con caparbietà dall'Associazione 'Ragazzi del Canile' e dalle altre Associazioni animaliste.
Questa volta ci dovremmo essere, sostengono gli interessati, con un progetto che, se realizzato come previsto, potrebbe diventare una struttura all'avanguardia, a cominciare dall'ambulatorio veterinario al servizio delle urgenze e - si presume - del controllo numerico delle colonie feline. Valore aggiunto di quest'opera sarebbe anche la realizzazione delle infrastrutture di servizio a beneficio, oltre che della struttura, anche dei residenti della zona.
Le Associazioni di volontariato elbane in collaborazione con Coop, hanno inoltre ripreso l'idea, (vecchia di almeno dieci anni e oggetto anche di un summit in Viceprefettura) di realizzare nel carcere di Porto Azzurro una struttura leggera per l'accoglienza temporanea dei randagi, iniziativa a supporto del canile vero e proprio.
CR