Leggo che Tiziano Nocentini ha intenzione di scendere in campo come fece a suo tempo un altro imprenditore. Leggo che è nella fase di ascolto dei cittadini. Dichiara che gli piacerebbe amministrare una città come Portoferraio formando una lista civica.
Lo fa per vari motivi e afferma “per me la motivazione è soprattutto un’altra, e risale ai fatti di venti anni fa, alla vicenda di “Affari e Politica”, conclusasi con un’assoluzione ‘perché il fatto non sussiste’. Avere la fiducia dei miei concittadini potrebbe rappresentare un riscatto importante, una rivalsa su quella ingiustizia”.
Nel caso sciogliesse ogni riserva e si candidasse alla carica di Sindaco del comune di Portoferraio e fosse poi eletto vorrei che ricordasse due cose: che il comune è pubblica amministrazione nella quale deve esservi imparzialità (la mancanza di imparzialità è un danno grave arrecato alla efficienza amministrativa che spalanca porte alla corruzione che comporta perdita di denaro pubblico stimato in Italia i oltre duecento miliardi euro /anno pari a circa il 13% del Pil), che le tasse comunali e locali sono alte e sarebbe buona cosa ridurle e non aumentarle come invece forse accadrà.
Marcello Camici