Caro Presidente, della Provincia di Livorno
Ti scrivo perché amareggiato da quello che sta accadendo riguardo al Procedimento per la Valutazione di Impatto Ambientale relativo alla realizzazione di una diga frangiflutti nel Golfo di Mola che è un’opera di interesse pubblico rilevante e strategico per la difesa dal mare
Come Tu ben saprai e come si evince dalla Relazione del Progetto presentato, si tratta di "Opere di prolungamento della scogliera di protezione nel Golfo di Mola”.
Oggi l’unico schermo a difesa della baia (escludendo ovviamente la conformazione naturale del golfo) è rappresentata dalla piccola scogliera in massi naturali di lunghezza 30÷40 mt posta a sud del bacino di carenaggio del cantiere nautico. Tuttavia alcuni recenti avvenimenti testimoniano come allo stato attuale il golfo non risulta più in sicurezza. Come dai giornali e come dalla approvazione in sede comunale di simili opere aggiuntive proposte a protezione, la Società Cantiere Navale Golfo di Mola ha presentato un progetto di prolungamento della scogliera.
Per tale effetto la direzione dei venti verrebbe spezzata e quindi le residue onde verrebbero ridotte al punto da non costituire più pericolo di danni. Cosi come progettata non costituisce impatto ambientale alla naturale conformazione del golfo e praticamente nullo alla navigazione.
C’è da aggiungere che a ridosso del Cantiere ci sono ulteriori due Concessioni demaniali per Campo Boe, una di una azienda privata e una il cui titolare è il Comune scrivente e utilizzata da soggetti residenti e iscritti al Club Nautico di Capoliveri. Le due concessioni ed in particolare quella del Comune, sono esposte ai venti del quadrante nord-est, est ma anche sud-est in determinate condizioni sfavorevoli e naturalmente sarebbero tutti ben felici di poter usufruire, anche se solo parzialmente, dei benefici della diga che nascerebbe a tutela completa solo delle attività del Cantiere Navale Golfo di Mola.
In relazione al suddetto progetto di Realizzazione di una diga frangiflutti, in data 27/03/2013, prot. 4921, il Comune di Capoliveri ha rilasciato Autorizzazione Paesaggistica n. 45/13, dopo aver ricevuto parere favorevole, senza prescrizioni, dalla Soprintendenza di Pisa.
Siamo quindi di fronte ad un’opera di difesa dal mare prevista dalla Legge Regionale 10/2010 quale “Opera costiera destinata a combattere l’erosione e lavori marittimi volti a modificare la costa, mediante la costruzione di dighe, moli ed altri lavori di difesa dal mare” .
E’ chiaro il vantaggio che il Comune, i cittadini di Capoliveri, gli elbani ma anche tutti i proprietari di abitazioni e gli ospiti delle strutture ricettive della parte sud orientale dell’isola (più del 40% del turismo dell’Elba), avrebbero nell’immediato, dato che si troverebbero una parte della Baia di Mola finalmente in sicurezza perchè difesa dal mare, grazie ad un opera costruita da un cantiere navale privato, senza la quale, lo stesso non può operare in sicurezza.
Il Comune di Capoliveri si era già attivato con Delibera G.C. n. 13 del 22/01/2008 preoccupandosi della pubblica incolumità e la sicurezza delle imbarcazioni e dando mandato al Responsabile del Servizio Lavori Pubblici e Demanio di attivare tutte le procedure finalizzate all’eliminazione del pericolo al fine di mettere in sicurezza la Baia di Mola. Con successivo atto, Delibera G.C. n. 105 del 11/05/2009 (Approvazione bozza di disciplinare per affidamento incarico di progettazione per la messa in sicurezza della Baia di Mola) veniva dato incarico all’Ufficio Opere Marittime Toscana Costiera, Provveditorato Opere Pubbliche Toscana Umbria. E’ stato quindi redatto il relativo progetto preliminare, poi acclarato al protocollo di questo Comune e inserito nella programmazione triennale delle Opere pubbliche. Tale progetto ha un importo pari a 4.980.000,00 euro, risorse che il Comune non ha e che non può avere neanche attingendo ad un mutuo anche a causa del Patto di Stabilità.
Non posso che confermarti, anche alla luce di tutti gli atti comunali succedutisi nel tempo e sopra citati, che l’opera è di grande interesse pubblico e strategico per la difesa dal mare dato che elimina un pericolo reale essendo utile a garantire la pubblica incolumità e la sicurezza sia delle imbarcazioni, sia di buona parte degli specchi acquei delle concessioni demaniali legittimamente rilasciate nonchè dell’area prospiciente il Cantiere navale. C’è da domandarsi, di chi sarebbe la responsabilità nel caso sfortunato che accadesse una disgrazia perché l’opera non è stata fatta? Avremmo tutti il coraggio di parlare di mala amministrazione pubblica? Oppure in questo caso avremmo potuto, almeno per una volta, dimostrare che in Italia le pastoie burocratiche che attanagliano l’amministrazione pubblica sono state superate perché correttamente supportate da una progettazione che esplicita dati ed azioni coerentemente inconfutabili dal punto di vista della loro legittimità? Mi auguravo proprio di sì, fino a quando non è arrivata la “Comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza” di cui all’oggetto a firma del Dirigente del Dipartimento dell’Ambiente e del Territorio. Ho partecipato a tutte le riunioni della Conferenza dei Servizi, compresa l’ultima del 3 settembre e sono rimasto esterefatto da questa decisione. Se avrai la gentilezza di leggere il verbale della commissione, Ti accorgerai che senza alcun Parere Negativo, ma quasi esclusivamente basandosi sul “PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E SUL PRINCIPIO DI PREVENZIONE” il Dirigente ha deciso di esprimere Proposta di pronuncia negativa di compatibilità ambientale.
Non sono un tecnico, ma ho vissuto il clima della Conferenza dei Sevizi e mi sono fatto l’idea di una decisione non basata su dati scientifici, come avrebbe dovuto essere, ma su altri fattori che al momento non sono in grado di rappresentare. E’ comunque evidente che gli Uffici che fanno parte della Struttura Operativa per la Via ci abbiano messo del loro….. e non mi sembra che abbiano aiutato il Dirigente a prendere una decisione serena.
Alla luce di quanto sopra espresso è chiaro il danno erariale che avrebbe il Comune di Capoliveri con la mancata realizzazione di un’opera per la difesa dal mare del valore di 4.980.000,00 euro, che non graverebbe sulle casse comunali ma che verrebbe realizzata da una Società privata.
E’ quindi proprio a tutela del Comune di Capoliveri che il sottoscritto Ti chiede una attenta verifica di quanto sta immotivamente avvenendo, rappresentandoTi comunque fin da ora che l’Amministrazione comunale non potrà che agire in tutte le sedi più opportune, compresa la magistratura contabile, contro una illogica decisione che, se portata a termine, causerebbe, oltre che un grave danno ai cittadini di Capoliveri, anche un grave danno erariale al Comune che mi onoro di rappresentare.
In attesa di un tuo cortese cenno di riscontro, colgo l’occasione per salutarTi cordialmente.
Ruggero Barbetti
Sindaco di Capoliveri