L’immigrazione è una questione che i leader occidentali continuano a non riuscire a risolvere, forse è il problema impossibile a cui le nazioni sviluppate non trovano soluzione. Peggio ancora, i demagoghi e gli estremisti forse ne approfittano per infiammare gli elettori e, in ultima analisi, mettere in pericolo le democrazie.
Negli Stati Uniti, l’ex Presidente Donald Trump sta addirittura evocando la propaganda nazista per avvertire che i migranti stanno – avvelenando il sangue – degli statunitensi, in un tentativo di fare terra bruciata per riconquistare la Casa Bianca. L’immigrazione è una grande debolezza per il Presidente Joe Biden, che non è riuscito a rallentare i flussi record di migranti al confine meridionale degli Stati Uniti e ha faticato a trovare un messaggio politico praticabile sulla questione.
In Italia, la promessa di impedire ai barconi di migranti di usare Lampedusa, ma non solo, come punto di ingresso in Europa ha portato il Primo Ministro Giorgia Meloni e la coalizione di centro-destra al potere in modo schiacciante, ma si è trovata, in ogni caso, forse nell’impossibilità di onorarla, nonostante gli ultimi accordi con l’Albania.
Nel Regno Unito, il Primo Ministro britannico Rishi Sunak ha promesso di fermare le imbarcazioni piene di migranti che intraprendono il pericoloso viaggio attraverso il Canale della Manica dall’Europa. Sunak sta portando avanti forse un controverso piano per deportare alcuni migranti in Ruanda, ma deve ancora decollare poiché i critici lo bollano come disumano. Le sue lotte stanno spaccando il Partito Conservatore mentre il prossimo anno ci saranno le elezioni generali.
L’immigrazione è la questione chiave in Francia tra il crescente risentimento per gli alti tassi di criminalità e l’incapacità del Presidente Emmanuel Macron di trovare una soluzione. L’ostilità nei confronti delle minoranze sta guidando probabilmente un’impennata da parte di Marine Le Pen, sollevando possibilità che il suo partito di destra possa forse presentare la propria candidatura più credibile per l’Eliseo nel 2027.
L’immigrazione è stata anche la forza trainante dietro la recente vittoria del politico anti-islamico Geert Wilders alle elezioni generali nei Paesi Bassi. Sta trasformando l’AfD, un partito di estrema destra, in una forza nelle recenti elezioni statali in Germania, mentre punta a un ruolo nazionale.
Forse, qualsiasi politico faccia uno sforzo sincero per affrontare la sfida posta dall’immigrazione sembra rimanere bruciato. Gli Stati Uniti hanno fallito nel tentativo di fare una riforma globale dell’immigrazione, di ricucire il processo di asilo, di affrontare lo status forse di milioni di migranti privi di documenti già presenti nel Paese e di rafforzare le frontiere. Pare molto più facile denigrare i migranti e promettere di costruire un muro sul confine, piuttosto che portare avanti il duro e delicato lavoro di fare passare delle vere riforme.
L’immigrazione crea controversie così scottanti che mette a nudo le linee di frattura interna delle nazioni e frantuma il capitale politico. Il diritto di chiedere asilo è una pietra miliare del diritto internazionale, ma la capacità dei governi di esaminare le domande e controllare i candidati è travolgente nei sistemi di immigrazione sottofinanziati e sovraffollati.
I leader politici possono reprimere l’immigrazione, ma il problema non sarà forse mai risolto fino a quando non verranno affrontate le cause degli esodi di massa. Tutto ciò richiederebbe di spazzare via la corruzione, la repressione politica e il degrado economico nell’Africa sub-sahariana, nell’America latina e centrale. Probabilmente, l’Europa avrebbe dovuto cercare di stabilizzare il Medio Oriente e il Nord Africa e risolvere le guerre, le rivolte, le dispute che hanno portato in questi ultimi anni all’anarchia e alla distruzione dalla Siria alla Libia, senza dimenticare l’Afghanistan. Il mondo dovrebbe salvare il pianeta e invertire l’impatto del cambiamento climatico che sta costringendo sempre più persone a lasciare le proprie case.
Tuttavia, se i leader occidentali non sono in grado di farlo, allora ogni visione di massicci cambiamenti e le riforme necessarie per una possibile soluzione sostenibile paiono essere come un sogno irrealizzabile.
Enzo Sossi