Come ogni anno riprendo la buona abitudine di (...) augurare a tutti un Buon Anno nuovo. E’ l’occasione per fare un bilancio dell’anno trascorso e per dire quelle due o tre cose che speriamo caratterizzino l’anno a venire.
Il 2023 è stato un anno particolarmente difficile, perché è stato caratterizzato dalla caduta anticipata dell’amministrazione a tre mesi dalle elezioni, con tutto quello che ne è conseguito. C’è stata una campagna elettorale molto aspra, però il giudizio degli elettori è stato quello di premiare il sindaco precedente, riconfermandogli la fiducia.
Ho accanto un’ottima squadra di giovani, premiata dall’elettorato, molto motivata, che mi dà un grande aiuto. Colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente per il loro impegno, e anche per l’investimento che hanno fatto su sé stessi, perché partecipare alla politica è una scelta che non sempre di questi tempi viene premiata. Bisogna incoraggiare questi giovani, e sono felicissimo che siano loro ad accompagnare il sindaco in questa nuova avventura.
Noi siamo entrati in corsa, perché abbiamo incominciato ad amministrare a giugno, quando incombeva la stagione turistica che come è noto per il nostro territorio è il momento più qualificante. Nonostante questa entrata in corsa, e nonostante il bilancio fatto da un Commissario, quindi un bilancio estremamente tecnico, siamo riusciti a portare a casa tutti gli obiettivi che avevamo.
La stagione turistica, sia pure con quel piccolo calo di presenze che ha fatto soffrire tutta Italia e la stessa Elba, da noi ha funzionato bene. Siamo riusciti a mantenere viva una stagione di eventi, che ha rispettato tutti gli appuntamenti tradizionali di Rio, dai fuochi d’artificio alle manifestazioni, alle mostre: sono molto soddisfatto di essere riuscito a mantenere quello che la gente si aspetta da noi, e cioè una stagione ricca di eventi nella quale Rio fa la sua figura.
Questo, purtroppo, è stato un anno caratterizzato da un incendio devastante, che ha confermato la fragilità del nostro territorio, ma ha anche confermato un’altra cosa, che voglio dire pubblicamente: di fronte alle difficoltà Rio recupera uno straordinario senso di comunità. Mi piacerebbe che questo senso di comunità lo vivessimo tutti i giorni, senza aspettare la tragedia o l’emergenza che ci impegna tutti a dare il meglio di noi stessi. Però un fatto è certo : in queste occasioni Rio dimostra di essere una comunità forte, solidale e vicina alla gente.
Per quanto riguarda l’anno che sta per arrivare, io lo attendo con grande ottimismo: si completeranno tre importanti lavori di riqualificazione del nostro territorio, come la nuova caserma dei Carabinieri, la riqualificazione degli Spiazzi di Rio Marina che darà al paese un aspetto di rivalutazione veramente straordinario, e poi un lavoro che non è comunale ma che è vitale per il rientro alla normalità del nostro comune, come la riapertura della strada del Piano. Qui, come tutti hanno visto, ci sono stati dei ritardi nel completamento degli ultimi lavori, ma si vede benissimo dal loro andamento che questi saranno completati in tempo utile per la prossima stagione turistica.
Quest’anno punteremo molto sull’incremento dell’offerta culturale insieme all’offerta turistica. Questo per rendere attrattivo il territorio a chi lo visita, ma nello stesso tempo anche per chi lo vive tutti i giorni. Quando si pensa di alzare il livello della cultura e della vita intellettuale si fa per rendere bello il territorio per chi lo visita ma anche per chi lo vive per tutto l’anno, e che deve essere contento di vivere a Rio.
Durante la conferenza stampa di fine anno, mi sono trovato con gli amici giornalisti a ribadire un concetto: Rio è unica. Rio ha delle caratteristiche di mare, di ambiente, di miniera, di cultura, di archeologia, uniche. Io invito tutti a smettere di sentirsi i parenti poveri dell’isola. Smettiamo di far percepire a tutti un complesso di inferiorità verso gli altri paesi turistici. Recuperiamo il nostro orgoglio locale: Rio deve essere Rio, e quando sarà Rio non ce ne sarà per nessuno.
Chiudo ricollegandomi a quello che ho accennato all’inizio: questo è stato l’anno delle elezioni, con una campagna elettorale aspra, molto contrastata, molto dura e, come accade spesso nei paesi, basata sul personalismo, ed ha lasciato dei veleni. Sono passati sei mesi, e so di persone che ancora non si parlano fra loro perché risentono delle contrapposizioni, oppure non si parlano più come facevano in passato. Il mio invito è a voltare pagina, tutti.
E’ una fase chiusa, d’altronde non si può stare cinque anni guardandosi in cagnesco. Recuperiamo anche in questo caso il senso della comunità, recuperiamo la normalità dei rapporti , sentiamoci tutti quanti uniti ed affrontiamo con grande fiducia il nuovo anno. Buon 2024, buon anno a tutti, buon anno a Rio.
Marco Corsini, sindaco.