Parlo della sicurezza sul lavoro venuta di nuovo alla ribalta con la morte di 5 operai nel cantiere edile attivato in Firenze per la costruzione di un supermercato (Esselunga).
Come già innumerevoli volte, esplode l’indignazione di esponenti delle varie istituzioni riportate dai mass media e numerosi talkshow parlano dell’argomento. Anche qui, a mio giudizio, la confusione è molta e si cerca subito di “buttare in politica” la faccenda, recriminando spesso la parte avversa pur di racimolare consenso.
Pur non essendo a conoscenza a fondo dell’apparato di leggi in merito, ritengo, come cittadino e competente sufficientemente di argomenti tecnici, di fare qualche punto sulla situazione.
La “madre” di tutte le leggi sulla sicurezza e la salute sul lavoro sia il d.lgs. 81/2008 del 09/04/2008 pubblicato sulla G.U. il 30/04/2008 (Governo Prodi dimissionario) ed entrato in vigore il 15/05/2008 (IV° Governo Berlusconi). Alla stesura del testo di tale decreto ha lavorato molto la Commissione presieduta dall’allora ministro Cesare Damiano con la sistematizzazione anche di molte norme previgenti. Il testo ha avuto, negli anni, molti aggiornamenti tra i quali l’ultimo “Aggiornamenti cruciali” del Novembre 2023. Tale aggiornamento consta di ben 1265 pagine compresa l’appendice normativa che contiene dei decreti attuativi che riguardano, però, ancora la metà di quelli che servirebbero per rendere l’intero decreto applicabile.
Comprendo la rilevante complessità del problema, ma come mai in tanti anni (ormai 16) un decreto non è stato convertito in legge e, quindi, reso operativo con tutti i decreti attuativi necessari?
Nel frattempo sono passati governi di tutti i colori!
Interessanti, a mio giudizio, due punti salienti:
1) La figura del “Preposto alla sicurezza” responsabile sul cantiere; figura essenziale specie nel caso di numerosi subappalti con la “babele” che ne può derivare.
A Firenze c’era? Non ne ho sentito parlare.
2) La patente a punti. Cosa molto interessante che bisognerebbe attuare e che è prevista nel suddetto decreto legislativo!
Ogni ditta ha un punteggio in base a credenziali di corsi e personale qualificato. Come conseguenza di infrazioni sulla sicurezza ed incidenti sul lavoro, i punti diminuiscono e se azzerati l’azienda viene interdetta.
Tale patente dovrebbe essere presa in considerazione in modo opportuno nelle gare di appalto che non devono essere aggiudicate solo con il massimo ribasso!
Infine sono basilari i controlli attuati naturalmente senza preavviso!
Potrebbero essere utili webcam e droni. Dico ciò perché ho letto che nel 2008 le morti sul lavoro erano 4 o 5 al giorno ed oggi 3 o 4; la differenza non è molta quindi i controlli sono essenziali perché vuol dire che anche se esistono delle norme, queste non sono applicate. Lo dimostra quanto ha detto la Ministra Calderone in questi giorni.
Un’ultimissima considerazione: la sicurezza costa come l’eliminazione del bracciantato nelle campagne. Siamo disposti a pagare di più i prodotti del lavoro? Questo è una domanda che bisogna porci ed abbandonare posizioni ipocrite.
Giampaolo Zecchini