A seguito Consiglio Regionale tenutosi, oggi, 27 settembre, in merito alla soppressione in Toscana di piccoli tribunali e sedi distaccate, le posizioni divergenti di Antonio Gambetta (Più Toscana) e di Marco Ruggeri (Pd) sulla necessità di un Referendum.
Più Toscana: “Si al referendum come pungolo verso il governo. Convergenza in Parlamento per salvare il presidio dell’Elba”
Il commento del capogruppo di Più Toscana Antonio Gambetta e del consigliere regionale Gian Luca Lazzeri a margine del consiglio regionale.
«Salvaguardare le territorialità toscane con un occhio di riguardo all’insularità e al sovradimensionamento del personale del pubblico impiego. La riorganizzazione della geografia giudiziaria non può cancellare il tribunale dell’Elba e quelli delle zone toscane più disagiate».
È il commento del capogruppo di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna, a margine della seduta d’urgenza del consiglio regionale in merito alla soppressione in Toscana di piccoli tribunali e sedi distaccate.
«La sezione del tribunale di Portoferraio – sottolinea – serve un bacino di utenza che, per le oggettive specificità e situazioni infrastrutturali critiche, necessita la presenza in loco della sezione distaccata del tribunale. Da poco è giunta notizia di una possibile convergenza in Parlamento per “salvare” la sede di Ischia, chiediamo che la Regione si adoperi per inserire anche l’Elba dentro questo disegno».
«Siamo a favore della mozione e del referendum – commenta il consigliere regionale di Più Toscana, Gian Luca Lazzeri – tenuto conto della sua capacità di fungere da pungolo per obbligare i governi ad essere più sensibili verso i propri territori e politicamente responsabili. Ma è auspicabile una riforma della giustizia organica e mitigata, cosa che da solo un referendum abrogativo non può garantire».
Ruggeri (Pd): “Rivedere la riforma ma referendum strumento sbagliato”
“Sono troppi i disagi che ha comportato la riforma dei tribunali agli operatori del settore, sono stati effettuati tagli lineari che hanno penalizzato fortemente alcuni territori, emblematico il caso dell'Elba. Ma abbiamo ritenuto che la via più adatta per risolvere la questione sia quella legislativa: per questo abbiamo presentato una mozione che chiede proprio una revisione dell'assetto stabilito dalla riforma sulla base di una maggiore concertazione con gli enti locali. Ho grande rispetto della scelta compiuta da alcuni consigli regionali, ma penso che in un caso come questo lo strumento del referendum, seppur ovviamente legittimo, non sia quello appropriato: si rischia infatti di lasciare così com'è la situazione, non essendo certo il raggiungimento del quorum, o di annullare ogni tentativo di riorganizzazione, manifestando un messaggio di resistenza alle riforme che credo come istituzione non ci si possa permettere. Sono convinto che sia opportuno aprire un tavolo di discussione per valutare al meglio le criticità determinate dalla riorganizzazione del sistema giudiziario: per farlo ci sono luoghi di concertazione appositi in cui le istituzioni possono portare il dibattito”.
È la posizione espressa da Marco Ruggeri, capogruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana, sul tema della riorganizzazione degli uffici giudiziari, del quale si è discusso nella seduta straordinaria di oggi: approvata la mozione firmata dai capigruppo di maggioranza e dall’Udc che chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo ed il Parlamento al fine di promuovere urgentemente una revisione dei decreti legislativi nn.155 e 156 del 2013 e esprime pieno sostegno all'iniziativa della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali volta ad attivare un confronto interistituzionale al fine di poter discutere delle situazioni più problematiche che emergono dall’attuale riorganizzazione.