Il nostro gruppo interroga il Sindaco sull’incendio del capannone: una situazione sospetta e intricata che richiede trasparenza e sincerità.
Sono passati due mesi. Per fortuna nessuno si è fatto male. Gli uffici sono al lavoro per la bonifica dei luoghi, che si presume possa avvenire a giorni, perché il tempo stringe e Marciana Marina presto si ripopolerà. Il centro di raccolta serve, le attività limitrofe devono poter tornare a lavoro. Si deve cominciare a parlare di conseguenze e responsabilità, di risarcimenti e ricostruzione. I cittadini esigono trasparenza e risposte.
Le domande da un milione di dollari sono sulla bocca di tutti: cosa è successo? Di chi è la responsabilità? E ora chi paga? ESA, l’assicurazione del Comune o il solito pantalone? Era tutto a norma di legge?
A inizio anno il magazzino è stato avvolto da fiamme di origine sconosciuta. I Vigili del Fuoco avranno sottoposto l’area a minuziosa indagine; in settimana abbiamo chiesto formalmente gli atti per capire come stanno effettivamente le cose. La natura dell'incidente e le sue ripercussioni hanno sollevato interrogativi che richiedono risposte immediate e chiare da parte delle autorità comunali. Gli inziali timori per la sicurezza pubblica, dopo le rassicurazioni del sindaco con la revoca di alcune ordinanze, hanno lasciato spazio a un senso di inquietudine e incertezza per la complessa situazione che si è venuta a creare.
Il centro di raccolta rimane chiuso al pubblico e in stato di evidente abbandono; la mancanza del servizio alimenta numerose polemiche e a tal riguardo, durante il Consiglio dello scorso otto febbraio, il nostro capogruppo ha fatto notare il problema del “verde” e, con rammarico, i primi abbandoni incivili ai lati delle strade di sfalci e potature. Non si capisce perché i dirigenti di ESA o il Presidente, cittadino proprio di Marciana Marina, non siano riusciti a gestire questo rifiuto speciale non inquinante come l’emergenza avrebbe richiesto. Guardiamo almeno il lato positivo: considerati i mesi a mezzo servizio, le tariffe della TARI avranno una contrazione per questo 2024 per tutti i cittadini, andando finalmente in controtendenza rispetto gli ultimi anni?
Poi, il Diving Center e l’officina nautica/rimessaggio subiscono gravi disagi a causa dell’interdizione nel raggio di 30 metri dalla struttura e anche in questo caso ci risulta siano in trepidante attesa di buone nuove.
Ancora, tutto il materiale andato in cenere che era contenuto nel deposito? cosa e quanto abbiamo perso?
La questione si complica ulteriormente quando si ipotizzano i risvolti assicurativi. Il fatto che il capannone comunale ospitasse una azienda terza solleva domande circa il rapporto giuridico tra questa e l'Ente proprietario. Le immagini dell'incendio inoltre sono abbastanza esplicite e suggeriscono che il rogo sia partito da quell'area, portando alla luce interrogativi sulla responsabilità e sugli sperati risarcimenti.
Le domande che presenteremo lunedì al Sindaco e alla Giunta, scaturite come sempre da ascolto e riflessione.
Utilizzo del Capannone da Parte di ESA: qual era il rapporto giuridico tra il Comune ed Elbana Servizi Ambientali riguardo l'utilizzo della partecipata di parte del fabbricato comunale? Esiste un contratto formale che regolamentava tale utilizzo?
Polizze Assicurative: il Comune da sette anni con l’attuale guida ha provveduto ad assicurare regolarmente l’edificio? Quali sono i dettagli e quali sono le coperture previste? L’Amministrazione è a conoscenza per caso dell'esistenza di una polizza assicurativa stipulata da ESA per coprire il rischio di incendio nella zona di loro responsabilità? Che rapporto c’è tra le due assicurazioni?
Esiti delle Indagini sull'Incendio: dalle immagini dell'incendio sembra che il rogo si sia sviluppato dalla parte del capannone in gestione ad ESA. Quando i cittadini potranno conoscere gli esiti delle indagini condotte dalle autorità competenti? Qual è stata la causa dell'incendio?
Denuncia del sinistro: chi ha presentato la denuncia del sinistro all'assicurazione? È stata ESA o L’Ente Comune? Qual è il punto di partenza per il processo di risarcimento dei danni?
Impianti elettrici: quando c’è un incendio sono le statistiche che inducono a considerare gli impianti elettrici. Le due parti del capannone avevano impianti elettrici separati, oppure ESA e il deposito comunale condividevano lo stesso impianto? Se condiviso, l'impianto elettrico era conforme alle normative e adeguato a diverse funzioni e utilizzi?
Il contenuto distrutto: nel magazzino c’era di tutto. Non solo il palco per gli eventi o il furgone degli operai. Si chiede quindi un inventario scritto di tutto ciò che ivi era contenuto e una stima economica del danno.
Queste domande sono cruciali per fare luce sulla situazione, per garantire la trasparenza e per affrontare le conseguenze dell'incendio. La comunità di Marciana Marina guarda al Sindaco e all'Amministrazione comunale per risposte chiare e azioni concrete.
Flavio Mazzei, Francesco Lupi e Alberto Citti
Gruppo di minoranza - Per Marciana Marina