Risultato importante la posizione presa da SINISTRA ITALIANA che ripristina un ruolo politico responsabile e trasparente e che si differenzia e smentisce un'adesione alla cosiddetta lista Bene Comune e, al contrario aderisce alla proposta del PD e alla riproposizione, sebbene su presupposti nuovi e coerenti ad un nuovo progetto di governo di Portoferraio, della candidatura a Sindaco di Angelo Zini.
Una adesione che, a quanto pare era stata costruita artificiosamente e da chi abusivamente millantava una rappresentanza strumentale e occasionale di SI, per poter fare la solita operazione camaleontica: una lista personale, con candidati improvvisati e che poi saranno abbandonati alla propria sorte e di divisione del centrosinistra, già vista in altre tornate elettorali (del tipo ne destra né sinistra o lontana dai partiti, con liste variopinte, ma egemonizzate dalla destra populista o di contrapposizione a liste e candidati sostenuti dal PD), facendo vincere i Sindaci del centro destra, del tipo Ferrari a Portoferraio, De Santi a Rio nell'Elba e Corsini a Rio.
Dispiace per il M5S che perde un'occasione per assumere sul territorio una posizione di responsabilità per amministrare e cambiare le cose, uscendo da una mera posizione di protesta e assente. Ora il re è nudo, ha perso quel vestito che copriva giochetti politici e trasformismi che tanti danni hanno prodotto nella vita amministrativa elbana.
C'è da sperare che questa convergenza tra Partito Democratico e Sinistra Italiana/Verdi, intorno alla candidatura riproposta di Angelo Zini, su nuovi presupposti politici, per visione programmatica e ideale e di rilancio di un progetto di progresso e sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile per la comunità Portoferraiese, trovi un ampio consenso, per sconfiggere la coppia Nocentini/De Santi, che riporterebbe l'amministrazione comunale ad una condizione di asfissia e immobilismo; una candidatura a Sindaco, quella di Angelo Zini, forte di un'esperienza amministrativa che ha comunque consentito alla città di Portoferraio ed alla sua amministrazione comunale, risorsa fondamentale per migliorare le condizioni dei cittadini, di rafforzarsi organizzativamente e di uscire dai disastri finanziari e amministrativi delle precedenti amministrazioni di centrodestra. Il percorso da fare è questo, non obbligato, ma è l'unico che può produrre cambiamenti significativi ed aprire una fase nuova all'Elba.
C'è da augurarsi che questo cammino e questa convergenza di un PD e di una SI sia ulteriormente allargabile al M5S e possa interessare altre realtà amministrative elbane, come del resto sta già interessando Piombino, Livorno, e altre località toscane.
Pino Coluccia