La politica viene pensata, ideata, discussa, progettata e attuata nei Comuni dove la gente vive. Abitiamo nel Comune dove lavoriamo, paghiamo le tasse e dove avvengono tutte le votazioni. La visione è di un Comune partecipativo, il luogo dove trattare tutte le vicende, tramite dibattiti seri, i cittadini hanno diritto a una informazione capillare a 360 gradi poiché abbiamo il diritto di conoscere tutti i pro e i contro di ogni vicenda sanitaria, climatica, economica e sociale.
Questo vale a maggior ragione per gli scolari e gli studenti delle scuole superiori, dove l’acume critico e il buon senso vanno incrementati. Assieme alle necessità sociali, di ordine pubblico e circolazione, edilizie e economiche, un’informazione completa per i cittadini, che deve tornare ad essere un fulcro primario della politica. Solo cittadini bene informati sono in grado di scegliere con coscienza.
La pandemia, i lockdown ci hanno cambiato e noi tutti continuiamo a risentire psicologicamente del post COVID e l’intera economia ancora ne soffre. Con gli acquisti online diamo potere alle banche e alle grandi reti di distribuzione e strangoliamo piccole aziende e negozi elbani.
La politica non ci ha mai informato, volutamente, dei giochi di potere miliardari che continuano a gestire sanità e economia. Nel mondo pare dominare – il pensiero unico – e chi osa fare domande è in automatico estremista, complottista o disinformatore.
Al WEF di Davos, nel gennaio scorso, tra le altre cose si è parlato del possibile ritorno della pandemia di COVID della variante giapponese, la cui soluzione trovata è quella di imporre al mondo intero nuovi lockdown e vaccinazioni di massa.
Sempre più spesso viene limitata la libertà in internet e censurata l’informazione. Anche i Comuni elbani sono legati a triplo filo a questi avvenimenti internazionali. Potremo viaggiare solo con l’identità digitale, coi dati della salute, vaccinazione, conti bancari, e appena toglieranno i contanti sarà il via libera per il controllo globale dei cittadini.
Le soluzioni devono partire dagli elbani perciò occorre una classe politica attenta che si impegni a lavorare per la comunità. Solo con la partecipazione dei cittadini sarà possibile. Andando a votare possiamo fare dell’Elba un luogo forte e resiliente e auguro a tutti gli elbani di partecipare numerosi alle prossime elezioni comunali del giugno 2024 che si terranno nei Comuni di Portoferraio, Capoliveri e Marciana.
Enzo Sossi