La candidata a Sindaco di Portoferraio per la Lista Bene Comune, Marcella Merlini, ha illustrato con semplicità e chiarezza alle persone intervenute all'incontro di sabato 27 aprile, i meccanismi che hanno portato al forte debito del Comune di Portoferraio riscontrato dalla Corte dei Conti.
Un'analisi critica che ha riguardato anche l'impostazione del Piano di rientro (sub iudice della stessa giustizia amministrativa che si esprimerà a fine maggio) da questo disavanzo approvato dal Comune.
Si è di fatto trattato di un esempio di come Bene Comune intenderà rendere trasparente e comprensibile ai cittadini una materia complicata come il Bilancio di Portoferraio: attraverso cioè un coinvolgimento continuo che sposterà una parte del potere decisionale su alcune scelte dagli Amministratori ai Cittadini.
Di seguito la relazione di Marcella Merlini:
Il Bilancio di Previsione del Comune è un documento di grande valore, poiché descrive le risorse finanziarie che l'Ente ha a disposizione, indica da dove provengono e come l'Amministrazione comunale decide di impiegarle per il bene della comunità.
Soprattutto è importante l'analisi delle entrate, perché è proprio una corretta politica delle entrate che migliora la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati dall'Amministrazione.
I risultati finali conseguiti nella gestione delle entrate e delle spese programmate nel bilancio sono invece rappresentati nel conto di bilancio, che individua il risultato contabile di gestione e quello di amministrazione, che può essere in avanzo o disavanzo.
Gli elementi che possono portare un Ente Locale in una situazione di disavanzo di amministrazione sono molteplici e possono dipendere da una serie di fattori che influiscono sulla gestione finanziaria dell'amministrazione dell'ente locale.
L'eventuale disavanzo di amministrazione accertato può essere ripianato nel triennio considerato nel Bilancio di Previsione, con l'adozione di una delibera consiliare nella quale vengono individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio.
Nel caso di impossibilità da parte dell'Ente Locale di ripianare il disavanzo nel triennio, dovrà essere adottato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ed è quello che è successo al Comune di Portoferraio.
Cosa è successo al comune di Portoferraio?
La Corte dei Conti, che controlla i consuntivi degli Enti Locali, aveva iniziato un'istruttoria sui bilanci consuntivi degli anni dal 2015 al 2019 del Comune, chiedendo chiarimenti e documentazione integrativa. Non avendo avuto risposta e in alcuni casi risposte insufficienti per ben 4 anni, nel 2023 la Corte dei Conti scrive al Sindaco e dà un termine di 30 giorni per l'invio della documentazione richiesta, pena la diffida per omissione di atti di ufficio.
A seguito della documentazione, a questo punto inoltrata, la Corte dei Conti ha adottato una Pronuncia Specifica accertando un disavanzo al 31/12/2022 di 7.135.000 di cui oltre 3 milioni si riferiscono alla gestione dell'Amministrazione Ferrari e il rimanente invece alla gestione dell'attuale amministrazione.
Ricordiamo però che manca ancora il controllo dei consuntivi dal 2020 al 2023 e il disavanzo potrebbe aumentare anche per una situazione finanziaria non trasparente della Cosimo dei Medici, società partecipata del Comune; in buona sostanza, la prossima amministrazione si troverà a dover affrontare una situazione di grave squilibrio strutturale del bilancio che, in caso di mancanza di risorse effettive a copertura delle spese, potrebbe portare al dissesto finanziario.
In uno dei suoi ultimi “video pillola” il Sindaco Zini tranquillizza i cittadini dicendo che Portoferraio non ha un buco di bilancio ma che c'è da rimettere in sesto gli equilibri dello stesso, e sarà la garanzia affinché si possa continuare a dare ai cittadini un livello di servizi ottimale così come è stato fatto in questi anni.
Ma quando mai? Vogliamo parlare del contenuto del piano di riequilibrio decennale approvato dal consiglio a marzo del 2024?
Incremento al massimo delle aliquote IMU, tagli alla spesa sociale, riorganizzazione dei servizi a domanda individuale, riduzioni agevolazioni ISEE e pertanto eliminazione delle esenzioni.
Saranno colpite le fasce più deboli e questo è molto grave.
Dal 2025 è prevista la riduzione della spesa per i servizi di trasporto pubblico locale e di trasporto scolastico per Euro 100.000 all'anno, con l' aggiunta che dal 2025 il servizio costerà di più.
Per 10 anni, oltre all' aumento delle tasse, verranno quindi distolte risorse dai servizi alla persona per rientrare dal disavanzo maturato.
Sono molti i Comuni Italiani con i bilanci in rosso ma non tutti perseguono la strada di mettere le mani in tasca ai cittadini, anche perchè ciò non porta risultati, lasciando una città vessata, stressata dall'inefficienza dei servizi e senza una prospettiva.
Nel predisporre il piano di riequilibrio di Portoferraio non si è tenuto conto fino in fondo di tutto il patrimonio immobiliare alienabile (che non è destinato a funzioni pubbliche essenziali), nè dei mutui in scadenza che avrebbero consentito di recuperare risorse necessarie per evitare tagli alla spesa del sociale. Non è possibile seguire solo l'obiettivo del pareggio di bilancio, senza assicurare un futuro migliore ai cittadini di Portoferraio. Allora mi chiedo, ci chiediamo: ma i cittadini sono stati invitati a partecipare attivamente alla vita pubblica? Sono stati coinvolti nelle scelte di bilancio? Sono state ascoltate le loro reali necessità? Sono stati informati delle conseguenze che comporta il piano di riequilibrio decennale approvato dal Consiglio? No, non è stato fatto. Il Bilancio è un documento contabile molto complesso, utilizza un linguaggio tecnico e presuppone conoscenze specialistiche e questo lo rende di difficile lettura per i cittadini. L'amministrazione che spiega le scelte fatte, attraverso partecipazione e trasparenza, fa meglio comprendere al cittadino come viene gestita la città. La sola azione del Comune, autoreferenziale, rischia di risultare sterile se i cittadini vengono lasciati fuori dai processi decisionali.
Per questa ragione l'impegno di Bene Comune si rivolgerà verso il coinvolgimento costante della cittadinanza, delle parti sociali e degli operatori economici per individuare soluzioni innovative, condividere i problemi e costruire un'azione politica partecipata. Questo è il vero cambiamento che apporterà Bene comune alla città di Portoferraio, l'attuazione cioè del Bilancio Partecipativo, per aprire un percorso di dialogo sociale che tocca “il cuore” economico/finanziario dell'Amministrazione, puntando a costruire forti legami tra istituzioni e cittadini e le loro organizzazioni sociali. Un bilancio che tenga conto non solo delle attività svolte in termini economici ma soprattutto in termini di impatto sulla comunità con il Bilancio sociale (una nuova forma di rendicontazione per rendere trasparenti le scelte fatte, le risorse impiegate e i risultati raggiunti, dando così la possibilità al cittadino di formulare un proprio giudizio sull'attività posta in essere dall'amministrazione e sulla sua affidabilità nel rispettare gli impegni presi.) Siamo convinti che la gestione delle risorse pubbliche debba prevedere una forte attenzione ai risultati ottenuti in termine di benessere per la comunità. Per farlo è necessario e possibile calcolare, attraverso tale bilancio, cosa la spesa pubblica ha prodotto di positivo per la comunità e in che modo. Si tratta di uno strumento per la gestione corretta del bilancio, utile a costruire con la comunità un rapporto fiduciario e di dialogo permanente.
Ma in realtà cosa è il Bilancio Partecipativo?
Non esiste un unico modello di bilancio partecipativo, è possibile individuare diversi percorsi, l'amministrazione può, attraverso momenti di confronto, raccogliere le necessità e le proposte dei cittadini e sulla base di quelle decidere l'impiego delle risorse inserite nel bilancio preventivo, in modo tale da rispondere ai bisogni e ai suggerimenti emersi, oppure è possibile prevedere una partecipazione più diretta dei cittadini che, attraverso momenti e strumenti adeguati, sono chiamati a scegliere come investire una quota delle risorse economiche dell'ente. Le valutazioni e le proposte dei cittadini non riguardano chiaramente l'intero bilancio, ma una parte del budget dell'Ente, uno o più capitoli di spesa che interessano direttamente la cittadinanza come ad esempio le politiche giovanili, quelle culturali e sociali, oppure coinvolgere gli abitanti di una certa zona del comune nelle decisioni di investimenti dedicati a quella zona.
Questo è uno dei punti del nostro programma, innovativo, di cambiamento, che realizzeremo se avremo il consenso necessario.
Marcella Merlini - Bene Comune