È importante fare oggi il punto della situazione sanitaria all’Isola d’Elba, con particolare riguardo alle tematiche ospedaliere, facendo non solo una carrellata degli eventi dell’ultimo triennio, ma anche alcune riflessioni valutando ciò che è stato fatto, ciò che ancora è da fare, al fine di capire meglio la strada che stiamo percorrendo e valutare eventuali modifiche di rotta.
Settembre 2010
Dal 2009 inizia il progressivo impoverimento dei servizi sanitari all’Isola d’Elba con particolare riguardo all’Ospedale che culmina nell’autunno 2010.
In sintesi i dati più significativi:
solo tre Anestesisti, al Pronto Soccorso(personale ridotto, oberato di lavoro, svolge attività specialistiche per sopperire alla carenza di specialisti), il Punto Nascita in forse. Ortopedia: servizio mattutino senza reperibilità, viene meno con il pensionamento del primario anche la possibilità di visite fisiatriche all’Elba con prenotazione al cup, per cui il cittadino elbano attualmente deve recarsi presso strutture del continente. Medicina: diventa sulla carta sezione di Piombino, con primario a scavalco, riduzione del servizio di Laboratorio Analisi e del Servizio di Radiologia; Elicottero con decollo e atterraggio diurno, non è ancora in funzione l’elisuperficie, quando possibile di giorno al Carburo, di notte all’Aeroporto di La Pila. Nel gennaio 2011 avviene la riorganizzazione che ha accorpato pediatria, neonatologia e ginecologia, denominata ora Area-materno infantile.
Dal 2011 al 2012
Dopo molte difficoltà per porre l’attenzione sulle problematiche , dopo che vi sono stati numerosi incontri con i vertici dell’ASL, con i sindaci, con i cittadini nelle assemblee pubbliche, nei sit-in negli gli otto comuni al fine di fare informazione, dopo che è stata trasmessa la condizione della situazione sanitaria elbana alla Regione, alla IV commissione regionale della sanità, al Ministero della salute, al Parlamento Europeo, dopo due manifestazioni nell’ottobre 2011 e nell’ottobre 2012 (con la partecipazione di 7.000 persone), vi è stata pure la raccolta firme dei cittadini residenti e turisti; dopo la protesta dei Sindaci dell’Elba sul tetto dell’Ospedale e il presidio dell’Ospedale da parte dei sindaci e della popolazione per circa 20 giorni (ottobre 2012), dopo la stesura del Documento dei sindaci, dopo l’interessamento della nostra situazione a livello nazionale tramite giornali, servizi televisivi, si giunge ad un incontro il 23 novembre 2012 tra Assessore Marroni ed il suo staff con i sindaci. In quella occasione viene firmato l’accordo tra Regione Toscana e Conferenza dei Sindaci dell’Isola d’Elba in materia sanità, articolato in 16 punti, che rappresenta all’incirca 80% delle richieste che i sindaci avevano inoltrato con un loro documento.
L’Accordo viene poi approvato con delibera Regionale N. 1069 del 3/12/12. Avviene il Riconoscimento dell’insularità e si inserisce un paragrafo denominato “La particolarità elbana” nel nuovo piano sanitario che “giace”in attesa di approvazione.
Ottobre 2013
Risultati ottenuti
Sintesi della situazione attuale:
1)guardia attiva garantita H/24 del servizio di anestesia-rianimazione con 6/7 medici
2)cure palliative: piena operatività grazie alla disponibilità degli anestesisti; è stato attivato l’ambulatorio per la terapia del dolore, cure palliative, anche con proiezioni domiciliari.
3)letto di sub intensiva
4)camera iperbarica : prosegue attività
5)elisoccorso funzionante 24/24, elisuperficie sul tetto dell’ospedale funzionante (dal 15/08/12), eccetto situazioni meteo avverse
6)Medicina è diventata nuovamente Unità operativa con la nomina del Primario
7)Punto nascita garantito
8)Punto prelievi: attivate tutte le modifiche previste
9)guardie mediche: 2 (Marina di Campo e Rio Marina)
10)Pronto Soccorso: rinforzo dell’organico 15 giugno-15 settembre
11)Life Pack per emergenza/urgenza: operativo nell’ambito della rete IMA (in caso di infarto si utilizza per la trasmissione di consulto ed ECG)
12)attività di senologia: prosegue
13)ospedale di comunità: attivo dall’agosto 2012
14)Paragrafo piano sanitario “La particolarità elbana”
15)Partecipazione dei comitati su convocazione alla conferenza dei sindaci sulla sanità.
Dal giugno 2013: cambio della Dirigenza Generale dell’ASL di Livorno (dott. Eugenio Porfido, Direttore generale, dott.ssa Antonella Valeri, Direttrice amministrativa, dott. Carlo Giustarini, Direttore Sanitario), permangono: Direttore di Zona dott. Gianni Donigaglia, direttore di stabilimento dott. Paolo Tamberi, Direttore sanitario Irio Galli.
Criticità attuali sottoposte anche all’attenzione della Conferenza dei Sindaci e del vertice dell’ASL di Livorno il 9/10/13 a Portoferraio.
1) Polo Chirurgico:
a) Ortopedia: rappresenta al momento attuale il punto più cruciale. A breve, in attesa della nomina di 1 ortopedico (salvo rinuncia) dovrebbero essere 4 i medici per garantire le attività (ambulatorio, reparto, interventi in Day surgery, reperibilità). Per quanto concerne la traumatologia sono eseguiti solo interventi di traumatologia minore. Si osserva di frequente l’invio all’Ospedale di Piombino anche per piccoli interventi chirurgici che sino al 2010 venivano regolarmente eseguiti a Portoferraio con successo, causando gravi disagi alla popolazione stanziale e turistica. E’ inoltre difficile organizzare eventi sportivi non avendo un’adeguata traumatologia sull’Isola. Questo incide negativamente sulla qualità dell’offerta turistica.
b) Chirurgia: operativa guardia chirurgica H/24; poiché è impraticabile per problemi normativi la mobilità dei professionisti da/per altri Ospedali (come segnalato dall’ASL) viene ribadita da parte dei comitati l’importanza di avere comunque un buon livello di chirurgia generale atto a risolvere le urgenze e a riportare l’ordinario sull’isola nella massima sicurezza.
2) Medicina: occorrerebbe 1 unità aggiuntiva al reparto in considerazione del carico di lavoro, consentendo al cardiologo di dedicarsi alla cardiologia, con riduzione delle liste d’attesa
3) accertamenti ecografici, radiologici: liste d’attesa di alcuni mesi
4) Pronto Soccorso: in attesa del completamento lavori: sistemazione sala d’attesa, Camera calda; risoluzione delle problematiche relative all’ascensore (come indicato dall’Assessore Marroni, agosto 2013)
5) Supporto ai cittadini elbani in cura nel territorio aziendale: era già stato sollevato in Regione il 17/07/13 il problema di reperire strutture presso cui attivare la foresteria ed era stata ipotizzata una forma diversa, di facilitazione alle famiglie dei cittadini (es. alberghi con cui si stabiliscono tariffe particolari).
Queste ultime problematiche attualmente aperte, in buona parte inerenti all’Accordo, ci auguriamo possano essere superate e risolte in tempi brevi.
Una sanità ben articolata all’Isola d’Elba potrebbe diventare un “modello insulare” da presentare come riferimento. Talvolta ciò che può sembrare apparentemente un limite (l’insularità) può diventare una risorsa.
Così come è stata scelta l’Elba per iniziare l’attivazione delle 6 Botteghe della salute (servizio di prossimità per agevolare i cittadini di zone disagiate), così pure l’Elba potrebbe essere indicata in futuro come prototipo di attività sanitaria ben organizzata anche pensando a ricostituire una certa autonomia e fare un “Dipartimento Elba”, perché no?
Guardando molto avanti, possiamo “andare più in là”.
Per questo motivo dobbiamo fare tutti insieme, cittadini e istituzioni, questo sforzo se vogliamo garantire un futuro migliore agli abitanti ed ai turisti dell’Isola d’Elba, terza isola italiana, la maggiore delle isole minori.
I Comitati Elbani Riuniti pro Sanità continueranno senza sosta a monitorare attentamente la situazione e a mettere in campo azioni di protesta qualora si renda necessario.
Comitati Elbani Riuniti Pro Sanità (C.E.R.)