A Pasqua abbiamo interrogato il Sindaco su quanto segue, ricevendo risposta il 18 aprile. Una risposta evasiva e sconclusionata che non ci ha minimamente soddisfatto. Decidemmo anche di non scrivere alcun comunicato ma limitarci a una nota sulla pagina facebook della nostra organizzazione; le fotografie pubblicate, consegnate al protocollo con tre domande, mettevano in mostra alcuni tubi che il vento e il mare hanno scoperto e che corrono sul nostro lungomare sempre più inconcepibilmente trascurato.
Ecco le domande poste con due foto allegate alla redazione. Seguirà il nostro commento.
Che cosa sono quei tubi flessibili in polietilene che emergono dalla spiaggia “del capitanino”, davanti la Casa della Salute (Viale Regina Margherita) e sembrano percorrere il lungomare verso la Torre, in parte malamente attaccati tra la sede stradale e la spiaggia, in parte interrati, visibili soprattutto nel tratto a sinistra del molo dei sassi in tutta la loro oggettiva disarmonia con il contesto paesaggistico?
Qual è la funzione di questi tubi, oggettivamente fuori luogo e che si spera possano trovare una diversa sistemazione?
Qual è il percorso di questi tubi e perché sono disposti in questa maniera quasi rabberciata sulla passeggiata a mare?
Brevemente, il Sindaco non ha risposto nel merito ma ci ha risposto malissimo. «I tubi flessibili oggetto dell’ interrogazione, sono stati posizionati circa 30/35 anni fa dal Circolo della Vela per portare l’acqua ai pontili galleggianti». Poi, invece di dare spiegazioni, ci accusa di sapere già tutto perché Lupi era assessore e «i consiglieri Mazzei e Citti associati al Circolo per diversi anni e fruitori dei relativi servizi tra i quali l’utilizzo dell’acqua». Niente altro, qualche riga scarsa. Perché?
Noi portiamo avanti varie attività nel nome della trasparenza e nel solo interesse dei marinesi. Semmai ci saremmo attesi una risposta piccata e tracotante da qualcuno del Circolo della Vela, ma è assurdo che ci provenga dal Sindaco in un atto formale; che però del Circolo è dipendente. Riteniamo questo scambio di ruoli spiacevole e controproduttivo. Decisamente al limite della conflittualità di intenti.
Ammettendo di conoscere la destinazione, noi siamo all’oscuro di ciò che avviene all’origine di quelle tubazioni. Questo deve spiegarcelo l’Amministrazione. Tuttavia noi abbiamo criticato l’oggettiva indecenza di quei tubi in quella posizione. La risposta, elusiva, è inaccettabile se relazionata alle domande. Non abbiamo mica chiesto se quell’acqua venga pagata oppure no.
Conosciamo la provenienza dei tubi, dall’edificio ASL/Comune la cui corte è in gestione gratuita al Circolo della Vela e chiusa al pubblico; infatti nessuno di noi sa cosa ci sia al suo interno. E vorremmo sapere perché il CVMM prende l’acqua da quella corte così distante invece di fare un semplice allaccio presso la propria sede/area. Se così fosse, non vi sembra lecito pretendere che il Circolo della Vela, nel 2024, li rimuova e che si allacci alla conduttura, come fatto l’anno scorso per i nuovi bagni di Via Bonanno? Ma perché Marciana Marina deve restare sempre ancorata al passato?
La cosa più triste è che a inizio 2019 l’Amministrazione in carica ha asfaltato la strada dei sassetti, Via Nello Bonanno, adiacente la corte dalla quale partono le tubazioni. Il CVMM su consiglio dell’Amministrazione Allori avrebbe dovuto approfittare di questi importanti lavori e interrare i tubi sul retro, sotto il nuovo asfalto. Invece ci troviamo con dei tubi “pencioloni” che sbucano dalla strada e fanno duecento metri di corsa sul demanio. E, secondo voi, esiste una concessione demaniale per queste tubazioni?
Per questo motivo presenteremo una nuova interpellanza per la quale si richiede una risposta al prossimo Consiglio Comunale con discussione pubblica.
Gruppo di Minoranza di Marciana Marina