(Riceviamo e pubblichiamo)
Se la minoranza, dopo la schiacciante sconfitta elettorale, vuole che questo sia il clima per i prossimi 5 anni io non mi faccio problemi e mi adeguo facilmente. Di cose strane, anche poco trasparenti, avvenute nella passata legislatura ne abbiamo e ne avremo molte da denunciare.
E, alla luce di quanto è appena successo, ritengo che a Portoferraio sia necessario istituzionalizzare la figura del Giurì d'Onore dato che si sta superando ogni limite di decenza nella mistificazione della realtà.
Pensavo fosse incompetenza ma, purtroppo, mi sto accorgendo che c'è tanta malafede dato che si sta stravolgendo la verità dei fatti accaduti e delle parole espresse in consiglio comunale.
Considerato il clima pesante e gli attacchi ingiustificati e soprattutto falsi che escono dalle file della minoranza e dei loro sostenitori proporrò, quindi, di valutare l'opportunità di modificare lo Statuto prevedendo la costituzione di un Giurì d'Onore consiliare.
Qualora il Sindaco, un Assessore o un Consigliere lamenti una lesione alla sua onorabilità, potrà chiedere l'intervento del Giurì d'Onore che relazioni e giudichi sulle parole espresse dalla controparte, ogni qual volta che le ritenga lesive della sua onorabilità ed in particolare che valuti la fondatezza delle accuse che sono state e che saranno espresse dai consiglieri comunali non solo durante il consiglio ma anche sui social e sulla stampa online. Senza tralasciare quanto è stato e sarà dichiarato dai loro sostenitori di cui si potranno comunque occupare gli avvocati del comune.
Va bene la critica politica corretta ma ognuno dovrà rispondere personalmente nelle sedi più opportune di quello che scrive quando dice il falso risultando palesemente in malafede.
E a Scelza dico solo che avrebbe potuto stalkerizzarmi diversamente magari scrivendo che ho la pancia, che sono un vecchio arnese della politica e che durante il consiglio ero completamente bagnato di sudore per il caldo. Ma non gli permetto di parlare di una camicia di cui vado fiero e che mi ha regalato un mio caro amico che oggi non c'è più.
Ruggero Barbetti