Dopo la doccia scozzese delle notizie (alternate e contraddittorie) sui destini di Pianosa, in relazione al paventato ripristino delle funzioni carcerarie dell'Isola, giunge da Roma una notizia che pare, almeno per il momento, chiudere la partita.
Un pronunciamento destinato ad essere accolto favorevolmente in sede locale (ma non solo) da i moltissimi soggetti che avevano espresso netta contrarietà al ripristino delle strutture detentive nell'Isola Piatta, specie in quel regime di carcerazione di alta sicurezza, che avrebbe impedito una qualsiasi fruizione turistica (anche escursionistica leggera e compatibile con lo status di Area Protetta di Pianosa).
"Resta chiuso l'istituto detentivo di Pianosa, la struttura carceraria verrà utilizzata per i detenuti che lavoreranno sull'isola- questa la dichiarazione del prefetto Angelo Sinesio, in audizione alla Commissione Giustizia della Camera- firmeremo questa settimana una convenzione con Regione, Ente parco e sindaco per non riaprire il carcere".
L'idea è quindi di condurre con la forza lavoro di personale detenuto, una sperimentazione simile a quello già avviato a Gorgona, dove è in atto una convenzione per la produzione, di vino con una delle principali aziende vinicole italiane .