“Non siamo sorpresi della situazione che si è venuta a creare nell'ambito dei trasporti marittimi per l'arcipelago toscano – affermano il presidente provinciale di CNA Maurizio Serini e la presidente di CNA Isola d’Elba Marcella Parrini - i segnali erano chiari, chi deteneva la maggioranza degli slot sui porti di Piombino e Portoferraio ha perso l'interesse a continuare un servizio che lo vedeva protagonista da molti anni, come sembra che abbia perso anche la volontà di onorare impegni di investimenti presi in società pubblico-private, evidentemente qualcosa ci è sfuggito.
Ma cerchiamo di analizzare l'attuale situazione: al momento sono rimaste quasi esclusivamente le corse Toremar che agiscono sotto il contratto di continuità territoriale, che se pur in prorogatio e soffrendo di uno status del naviglio claudicante, stanno sostanzialmente sostenendo il grosso del traffico da e per l'arcipelago, a seguire fortunatamente sta operando anche blu Navy ma con decisamente poche corse, Moby svanita al sole come le nebbie di novembre.
In questo scenario – continuano i due dirigenti CNA - non possiamo che condividere e appoggiare l'iniziativa dei Sindaci Elbani, appellando all'unità l'intero sistema Elba e ovviamene stimolare il prezioso lavoro di cucitura di cui è capace la Camera di Commercio, tutto questo con il confronto della Regione Toscana, dell'Autorità di Sistema Portuale e ovviamente degli Armatori.
Dobbiamo però, contemporaneamente riprendere anche i lavori per il prossimo contratto di continuità territoriale, contratto che come dimostrano i fatti di oggi non solo va garantito ma decisamente migliorato in molti aspetti, per questo attendiamo la riunione tecnica concordata con l'Assessore ai trasporti Baccelli nella riunione del primo Ottobre.
Ci attendiamo inoltre, dagli organi competenti anche un analisi per una regolamentazione riguardo a chi opera come privato in un servizio pubblico come il trasporto, ovviamente sappiamo che è argomento assai complesso ma i fatti che stiamo osservando oggi ci obbligano a capire come in futuro possano essere evitati.
Quello che sta succedendo – concludono Serini e Parrini - non può che recare danni al sistema economico dell'arcipelago e al diritto dei cittadini a muoversi secondo criteri degni dei tempi che stiamo vivendo, decisamente una brutta pagina che dobbiamo superare quanto prima. La CNA come sempre è a disposizione per dare il massimo contributo al confronto teso alla risoluzione dei problemi.