Le scriventi associazioni venatorie leggono con stupore le dichiarazioni rilasciate nell’articolo pubblicato da Legambiente in data 16.01.2025 su Elbareport a seguito delle operazioni di polizia giudiziaria effettuate dai Carabinieri Forestali a seguito delle quali si è proceduto alla denuncia penale ed al sequestro di armi e munizioni nei confronti di soggetti asseritamente sorpresi all’interno del perimetro del PNAT.
Segnatamente lo stupore è relativo alla dicitura secondo la quale le associazioni venatorie “fanno un assordante silenzio in merito ai fatti e che dovrebbero espellere detti soggetti dalle loro fila e condannare i bracconieri recidivi”.
E’ bene fare innanzitutto chiarezza e precise puntualizzazioni rilevando infatti che come al solito l’associazione ambientalista, quando si toccano certi argomenti legati al mondo venatorio, “fa di ogni erba un fascio”.
E’ ben noto che un soggetto che non è munito di porto d’armi e trovato in possesso di un‘arma in una zona protetta è fortemente indiziato per le varie ipotesi di reato che l’autorità giudiziaria configurerà e costui non può considerarsi un “cacciatore” ma solo un soggetto che si asserisce che stia perpetrando reati (si precisa che un soggetto non viene considerato colpevole fino a sentenza definitiva) e non avendo il titolo abilitativo non può essere iscritto ad alcuna associazione venatoria. Ma a parte gli aspetti giuridici / tecnici, se pur rilevanti, quello che le scriventi associazioni intendono far intendere è che non si ha alcun potere di intervenire nei confronti di coloro i quali si rendono responsabili di condotte penalmente rilevanti.
Una cosa è certa: il mondo venatorio prende le distanze dai soggetti interessati, a maggior ragione da coloro i quali la parola “cacciatore” non può e non deve minimamente essere associata. Il cacciatore è persona onesta, rispettosa delle regole e delle condotte di vita e dell’ambiente che lo circonda, in ambito venatorio e non, che paga le tasse ed esercita l’attività venatoria come a lui consentita in osservanza di numerose leggi e regolamenti ed al quale viene concessa la possibilità di detenere un’arma per il fine sotteso. Questo è il cacciatore, persona che si impegna a mantenere l’ambiente intatto, anche nel suo stesso interesse, quale principio fondante del proprio modo di essere.
Federazione Italiana della Caccia (FIDC Isola d’Elba)
Associazione Nazionale Libera Caccia (ANLC Isola d’Elba)