Questo mi è sembrato di sentire il 17 aprile al Consiglio Comunale (C.C.) di Portoferraio visto il penoso impianto di audio e microfoni.
Che Portoferraio non abbia bisogno di un Assessorato alla cultura in una città dalla storia antichissima che si snoda nei secoli ad iniziare da Apollonio Rodio che racconta lo sbarco degli Argonauti di Giasone, conoscere tutto sul Forte Falcone e Forte Stella; sapere della Villa Romana della Linguella e immergersi nella storia dei Medici. Sapere di Tommaso Porcacchi per la realizzazione della Torre del Gallo. Studiare Giovan Battista Adriani per poi arrivare all’Imperatore Napoleone e apprezzare le sue opere fonte di studio e turismo per poi non dimenticarci di Passanante e di Adolfo Coppedè progettista del palazzo dei Merli, del Palazzo degli Altiforni e della Fattoria di S. Martino e soffermarsi così sugli insediamenti Etruschi-Romani di Castiglione di S. Martino, di Monte Fabrello e Monte Puccio per arrivare alla necropoli di Casa del Duca e della Villa Romana delle Grotte a Latrano ci sembra riduttivo e sintomo di negligenza culturale. Cosucce, abbiamo recepito dai fatti e atteggiamenti, l’importante è pensare al disavanzo e agli estintori che secondo date e scadenze di mancata messa in sicurezza sono un vero rompicapo.
Nello stesso C.C. il Sindaco ha ribadito per ben due volte, sia nel messaggio di apertura, sia quasi alla fine della seduta, che per la salute e politiche sociali non necessita nessun Assessorato perché ha lui la delega (Sindaco Nocentini, la giunta Zini al contrario di quanto lei ha detto, aveva un assessorato con Assessore alla sanità e politiche sociali) e se si avesse bisogno di spiegazioni e di confronti di natura sanitaria e sociale di fare riferimento all’Assessore alla sanità del Comune di Capoliveri nominato anche vice presidente della Conferenza dei Sindaci che per natura politica e Amministrativa ha nulla a che vedere con l’Amministrazione di Portoferraio.
Chiediamo: ma Portoferraio non ha una persona che può fare l'assessore alla salute e politiche sociali?
Allora perché in campagna elettorale e in ogni dove al suo fianco era sempre presente il Dr. Bruno Maria Graziano medico e profondo conoscitore del sistema ospedaliero e sanitario Elbano in quanto ha fatto 7 anni il direttore del distretto ospedaliero e da lei, Sindaco Nocentini, presentato in campagna elettorale come l’uomo che doveva cambiare la sanità dalle sue fondamenta? Allora chi ha mentito? Il Dr. Graziano ha portato alla sua lista anche 58 voti per la sua elezione a Sindaco. Nessun dubbio sulla professionalità del Prof. Castellacci e dei suoi meriti specialistici ma a noi cittadini di Portoferraio non serve un Assessore con sede in un altro Comune così come non ci sta bene far riferimento a lui quale Amministratore di una giunta estranea a Portoferraio qualora si avesse bisogno di conferire con un amministratore per problemi legati alla sanità locale e sociale.
Signor Sindaco Nocentini, lei crede davvero che sia possibile allo stato attuale con la crisi del personale sanitario e la scarsità delle risorse ritornare ad avere un ospedale di prossimità come il nostro autonomo? Per essere autonomi come la si racconta l’ASL deve concederci una brigata di medici, di infermieri, oss, tecnici radiologi e di laboratorio e un buon numero di anestesisti compreso rianimatori per terapia intensiva e sub intensiva. Ma lei signor Sindaco crede possibile tutto questo per creare la nuova autonomia con il nostro bacino di utenza? Si pensi invece di far rete con altri ospedali. Avremmo tutto da guadagnare.
Se poi è realmente convinto di ottenere questa autonomia iniziate da subito a chiedere un Cardiologo in pianta stabile (Piombino ne ha 3 e ne ha richiesti altri 3) di cui siamo senza anche per le urgenze al punto che svariate volte per leggere un ECG urgente bisogna mandarlo negli ospedali della costa mentre il paziente attende col pericolo di vita costante.
Francesco Semeraro