Ancora nuovi doni sotto l’albero per chi sfrutta le spiagge. Dopo il condono dei canoni non pagati per i balneari, introdotto nella legge di bilancio, ecco apparire un ennesimo regalo in un emendamento approvato dal Senato: per chi ha costruito sul demanio pubblico (spiagge, coste di fiumi e laghi), case in legno, cabine, bungalow o sistemato roulotte fisse o altri manufatti non previsti dalle concessioni, lo Stato chiude tutti e due gli occhi. Il testo del decreto legge (126/2013) che ora dovrà essere approvato dalla Camera prevede infatti che quegli abusi potranno rimanere senza neanche la necessità di una nuova istanza. Basterà pagare il 3% in più di quanto prevedevano le già bassissime concessioni.
“Le spiagge sono un bene comune e compito dello Stato è garantirne la tutela e la fruizione pubblica – ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – con questo emendamento, invece, si legalizza il far west, garantendo impunità e nuovi guadagni a chi opera fuori dalle regole”.