Massimo Artini, 39 anni, di Figline Valdarno, è uno dei 162 parlamentari eletti tra le file del Movimento 5 Stelle nelle ultime elezioni politiche e ieri sera, 11 gennaio, per la terza volta da quando è deputato e sottosegretario alla Commissione Difesa, ha incontrato a Portoferraio gli attivisti del Movimento locale.
"Non sono qui per dare consigli, ma per presentare le buone pratiche portate avanti da altri gruppi", Artini spiega che questo rientra nelle strategie politiche del Movimento perché, a livello locale le peculiarità sono diverse e l'organizzazione del consenso incontra molte difficoltà sia qui che altrove.
L'esperienza è completamente nuova per tutti gli attivisti, il Movimento è qualcosa che si sta formando e si sviluppa su quanto è successo e sta succedendo negli ultimi 10 mesi. Queste esperienze includono anche i conflitti e gli errori che spesso, da luogo a luogo, presentano delle analogie, così se da una parte si è trovata una soluzione, questa viene riproposta ad altri gruppi che stanno incontrando lo stesso tipo di ostacolo "io posso dire: ecco in quel posto si sono comportati così e questo è stato il risultato, non posso imporre niente, poi spetterà a loro scegliere".
Sul tema della comunicazione, che altro non è che un mezzo per coinvolgere le persone, ferma restando l'intenzione di non usufruire dei media convenzionali, prima di tutte le escluse la televisione "dove il messaggio viene standardizzato e non c'è possibilità di approfondire" Artini riconosce i limiti della rete, sulla quale è fondamentale l'intenzionalità di andarsi a cercare le informazioni. "Bisogna andare nelle piazze. Il contatto con la gente è fondamentale e da lì parte il conivolgimento. A Figline, per esempio, durante la campagna elettorale, abbiamo fatto gli incontri di frazione. In una di queste, una zona che conta 400 abitanti, la prima volta ne sono venuti solo 4. In quella stessa zona abbiamo contato il 18% dei voti e nelle riunioni successive non erano mai meno di 30. Tutto è partito da quei primi 4 il resto lo fa la voglia delle persone di essere informate e questo tipo di approccio è molto più comunicativo della TV".
Sulla figura ingombrante di Beppe Grillo e la scelta del suo linguaggio, spesso oggetto di critiche di varia natura, Artini non ha niente da obiettare "finchè non dirà qualcosa che sia contrario ai principi del movimento, ma questo non è mai accaduto" e ci tiene comunque a specificare che i siti ufficiale da cui è possibile reperire le informazioni "espresse con un linguaggio più istituzionale" sono: www.parlamentari5stelle.it e www.movimento5stelle.it.
Per quanto riguarda il lavoro svolto in Parlamento fino ad oggi il Deputato ammette che non è stato facile, prima penalizzazione l'inesperienza, ma il bilancio è positivo, "abbiamo svolto una mole di lavoro enorme, impossibile fare una sintesi", ma ciò che più lo entusiasma è che contrariamente ad ogni previsione il gruppo ha retto: "Ad Aprile, i primi che parevano destinati a sfasciarsi eravamo noi, invece si è diviso il PD, si è diviso il PDL e dei nostri rappresentanti ne abbiamo persi solo 3".