Nuovi risvolti riguardo la riapertura del tribunale elbano. Dopo le proteste degli ultimi mesi di avvocati, istituzioni locali e cittadini si palesava l'idea di aver ottenuto il risultato sperato.
Infatti, il testo del decreto correttivo della geografia giudiziaria, presentato dal Guardasigilli Anna Maria Cancellieri, sembrava dare per certo il ripristino delle sezioni distaccate di Lipari, Ischia e dell'isola d'Elba per almeno altri 5 anni.
Ma è stato nel momento in cui i ministri dovevano andare al varo del decreto che c'è stato uno stop, ufficialmente legato all'assenza della Cancellieri, ma scavando un po' si comprende che i ministri della maggioranza sollevano qualche perplessità nel concedere l’eccezione alle realtà insulari.
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano sostiene che, pur tenendo conto della condizione geografica complessa delle sezioni distaccate dell'Elba come Lipari e Ischia, bisogna però stare attenti a non creare un precedente. Il timore è infatti che il ripristino delle suddette sedi insulari creerebbe un varco nel quale potrebbero inserirsi altre richieste di correzioni e pressioni politiche da parte degli altri territori che si sono visti chiudere le sedi distaccate. In più - continua Alfano - è necessario approfondire gli aspetti tecnici e i costi di una riattivazione.
Sono quindi momenti di tensione ed incertezza, si dovrà infatti attendere martedi per capire quale sarà la sorte degli elbani e del tribunale.
La riforma della geografia giudiziaria era necessaria e doveva puntare a ridurre gli sprechi. Ma il caso specifico dell’Elba e delle altre isole minori è un aggiustamento che deve essere fatto.