Oggi, 23 gennaio, il ministro delle Infrastrutture Lupi sarà chiamato a rispondere, in Commissione Ambiente alla Camera, all’interrogazione degli On. Realacci e Mariani sull’incidente dell’eurocargo Venezia della Grimaldi Lines al largo dell’Isola di Gorgona e su quella analoga a prima firmata dell’On. De Rosa sottoscritta da altri parlamentare cinque stelle.
“A oltre due anni dall’incidente dell’eurocargo Venezia restano ancora da recuperare dalle acque dell’Arcipelago Toscano 71 dei 198 fusti contenenti sostanze tossiche e pericolose caduti dalla nave della Grimaldi Lines. Per sapere a che punto sia il monitoraggio dell’area in cui occorse l’incidente e quali siano le iniziative in atto per arrivare al completo recupero dei fusti tossici ed escludere definitivamente qualsiasi rischio per la salute dei cittadini e dell'ambiente e come si intenda assicurare alle autorit à competenti le risorse necessarie alle operazioni di recupero, lo scorso dicembre ho presentato un’interrogazione sul caso ai ministri dell’Ambiente e della Salute”, così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, annunciando la replica del Governo con il Lupi sui fusti tossici dispersi nelle acque di Gorgona dall’eurocargo Venezia.
“Nell'incidente – prosegue Realacci - furono disperse 40 tonnellate di sostanze tossiche sui fondali del Tirreno, a circa 20 miglia dalla costa di Livorno in pieno Santuario internazionale di mammiferi marini Pelagos. Secondo una dinamica che presenta tuttora punti oscuri e incongruenze. Vista l’alta pericolosità delle sostanze, catalizzatori di ossidi di cobalto altamente infiammabili se asciutti, da anni Legambiente Arcipelago Toscano chiede alle istituzioni un impegno forte per la ricerca e la difficile azione di recupero dei fusti, che potrebbero essersi inabissati fra l'isola di Gorgona e il banco di Santa Lucia. Io stesso mi ero interessato della questione anche nella passata Legislatura, presentando un atto di sindacato ispettivo rimasto senza risposta nonostante i solleciti. E sono tornato di recente a occuparmi del caso chiedendo, inoltre, se e in quale modo la compagnia Grimaldi Lines sia stata chiamata a concorrere al recupero dei fusti e a sostenere i relativi costi, se si intenda accertare l’esatta dinamica dell’incidente e se si intenda determinare il danno ambientale provocato dall’incidente”