«Non possiamo che dirci favorevoli alle variazioni che andiamo oggi a introdurre ai Siti di Importanza Comunitaria e alle Zone a Protezione Speciale. Certo, non si può non osservare che la parte di territorio che fa capo all’Arcipelago Toscano è ancora priva di un Piano del Parco».
«E’ evidente che una sollecitazione da parte della giunta a redigerlo una volta per tutte non può che servire, soprattutto per quanto riguarda la porzione di documento che dovrà occuparsi delle questioni legate a economia e sviluppo senza cui non si può certo procedere».
«Resta la realtà di variazioni, queste, che sono di fatto inutili e mortificanti rispetto a quella che era la volontà originale, quella di valorizzare il nostro Parco dell’Arcipelago Toscano».