“Se crisi deve essere che sia una crisi di crescita e un’occasione per investire sulla qualità ambientale per il futuro di questo Paese”. Così il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha dichiarato sulla situazione di crisi del Governo.
“Sviluppo delle rinnovabili, abbandono delle fonti fossili, efficienza energetica, lotta al dissesto idrogeologico, al consumo di suolo e all’abusivismo edilizio, riqualificazione urbana, bonifiche dei siti inquinati, ma anche agricoltura di qualità contro l’utilizzo degli Ogm: questi i fronti su cui premere l’acceleratore per rimettere in piedi il Paese – ha continuato Cogliati Dezza -. Il nuovo governo deve dimostrarsi lungimirante e puntare sulle risorse vere del paese, serve discontinuità nelle politiche di sviluppo fin qui testardamente perseguite e serve dare stabilità alle politiche ambientali, che potrebbero essere messe in discussione dall’ennesima crisi di Governo, nella speranza che non vengano in mente a nessuno inutili e dannosi accorpamenti di ministeri, mentre la crisi stessa mette a rischio molti dei provvedimenti finalmente in via di approvazione dopo anni di stallo. Basti pensare all’approvazione del testo unificato che introduce i reati ambientali nel codice penale, misura urgentissima nel Paese delle Ecomafie; alla vicenda della Terra dei fuochi dove dopo l’approvazione del relativo decreto le popolazioni delle zone interessate aspettano ora misure ed azioni concrete in salvaguardia della loro salute e per la riqualificazione del territorio; alle misure per la riduzione del rischio idrogeologico e del consumo di suolo, al rilancio delle attività di risanamento e riconversione dei siti industriali inquinati".