Mi lega a Giovanni Fratini una antica amicizia formatasi quando eravamo, un secolo fa, lui segretario comunale a Capoliveri, io sindaco ed entrambi militavamo nel "glorioso" PCI. Quello che in questa polemica sul comune "tax free" più mi sconcerta è l'inversione dei ruoli. Mi spiego meglio: quello che contraddistingueva un comune di sinistra da uno di colore opposto era - tra l'altro - l'atteggiamento di rifiuto nei confronti dei balzelli che i vari governi - allora come ora ed ora peggio di allora - ponevano sul groppone ai cittadini. Giovanni mi dirà che i tempi sono cambiati, che bisogna "governare l'emergenza" (frase questa che piace molto ai dirigenti PD quando ti devono dare una qualche purga) ma nessuno mi leva dalla testa che non sia nè un problema di "emergenza ".
Da tempo gli amici amministratori ex PCI (poi PDS, poi DS, poi PD) di fronte alle molteplici invenzioni vessatorie dei vari governi hanno un atteggiamento del tipo - mi si perdoni i termini - "piango e pipo"; protestano contro i balzelli ma contemporaneamente si affrettano a calcolare quanto potrebbe entrare in cassa.
Con Monti al governo poi e con la volontà "di farsi carico" (altra frase amata) i sindaci PD sono spesso quelli che sull'IMU della prima casa ( si badi bene, non tanto sulla seconda o terza ma sulla prima e magari faticosamente acquistata con mutuo) ) hanno messo le tariffe più elevate. Per non parlare poi delle altre invenzioni tipo appunto la tassa di sbarco.
Allora mi domando: non è che Barbetti fa il populista perchè chi dovrebbe curare davvero gli interessi dei lavoratori e dei settori più deboli ha abdicato al proprio ruolo lasciando non un vuoto ma un abisso alle proprie spalle, abisso in cui la destra furbescamente si infila? Questa mia polemica sembrerà datata e forse lo è: ma probabilmente tutto dipende dal fatto che, come dicevo all'inizio, c'è chi era ed è rimasto comunista e chi, purtroppo, non lo è più!
Luciano Giannoni