Dopo l’annunciata fine dell’Unione di Comuni dell’Arcipelago toscano "celebrata" con l’ammaina bandiera sul Palazzo di viale Manzoni a Portoferraio dove per più di trent’anni aveva operato l’ente comprensoriale dell’Isola d’Elba, ex Comunità Montana trasformata poi in Unione di Comuni dell’Arcipelago toscano, sta nascendo un nuovo ente comprensoriale questa volta si spera di natura diversa e più duratura.
Nella facciata del Palazzo sembra quasi che ci sia un testimone di questo passaggio, la targa della sede, provvisoria, del Comitato per il Comune Unico dell’Isola d’Elba, quasi a garantire da un lato la continuità di questo tentativo di voler comunque un Ente che si possa occupare dei problemi di tutta l’isola d’Elba, trascurando per il momento le altre isole dell’Arcipelago, e dall’altro la costruzione di un’ipotesi nuova, mai tentata finora: anziché l’unione, la fusione degli otto comuni elbani in un unico comune. Un tentativo che la Regione e lo Stato favoriscono sia per il risparmio sulla spesa pubblica sia per garantire servizi e anzi migliorarli in un momento di restrizioni e carenze di finanziamenti pubblici. Tentativo per il quale il suddetto Comitato sta da tempo lavorando con ottimi risultati tanto che ha già ottenuto la “procedibilità“ per l’esame in Consiglio regionale dell’ipotesi del Referendum, dopo la raccolta e il deposito in Regione delle 5776 firme sulla proposta di legge d’iniziativa popolare, quasi tutte provenienti dagli Elbani.
Il Comitato, dopo la breve pausa seguita alle fatiche invernali per le firme che hanno visto impegnati una ventina di operatori fra pubblici ufficiali e volontari, ha ripreso a riunirsi e, in attesa del responso della commissione consiliare della Regione per il referendum, ha varato un intenso programma di iniziative per lanciare la campagna referendaria. Al primo punto la convocazione dell’assemblea generale degli iscritti al Comitato e di chi si vuol iscrivere, fissata venerdì 22 giugno per illustrare il rendiconto dell’attività del Comitato stesso nel periodo 2011- 2012 e soprattutto per presentare le iniziative programmate per fornire le informazioni necessarie agli Elbani per effettuare consapevolmente la scelta per il referendum.
Sono in corso contatti con l’Università di Pisa e di Bologna per affidare uno studio socio economico sull’Elba e progettare un modello di sviluppo legato al Comune Unico, con i vari punti di forza che l’eventuale fusione potrebbe arrecare alla nostra isola anche in funzione dei contributi previsti dalla normativa nazionale e regionale. Si dovranno inoltre affrontare i vari nodi che tale operazione potrebbe comportare, come ad esempio le modalità di elezione e affidamento funzioni agli istituendi municipi nelle sedi dei vecchi comuni, sia l’organizzazione dell’ente col personale di tutti i comuni con le varie realtà d’inquadramento contrattuale, sia la comparazione dei bilanci e degli assetti istituzionali.
Al confronto parteciperanno anche i rappresentanti dei vari Comitati come quello del Casentino , di Ischia e di Incisa-Figline Valdarno che relazioneranno sulle loro esperienze e offriranno elementi di riflessione sia al Comitato stesso che ai cittadini chiamati a votare . Ulteriore informazioni saranno fornite a tempo debito sia sul sito del Comitato : www.comuneunicoelba.com sia contattando i cellulari 389931116 -3355979111 -3492330350.