Riteniamo doveroso rispondere ad alcuni articoli di stampa che riportano affermazioni del Sindaco Peria in quanto sollecitati da richieste di chiarimenti di nostri soci. Ciò che ha destato particolare preoccupazione e confusione è la definizione utilizzata dal Sindaco per la struttura ricettiva prevista per San Giovanni, che per la prima volta e riteniamo in modo fortuito viene definito come “Punto di Ormeggio”, seppur qualificato, per 350 barche.
Si tratta di una definizione a nostro avviso impropria in quanto la pianificazione portuale in atto, in conformità con tutta la pianificazione sovraordinata individua nell’area di San Giovanni un “Approdo Turistico” per 350 posti barca. Non può certo stralciarsi un’intera area in fase di risposta alle Osservazioni di un Piano Urbanistico. La definizione di “Punto di Ormeggio” vanificherebbe infatti l’intero iter pianificatorio richiedendo così una completa riedizione della procedura di approvazione della Variante Portuale con redistribuzione dei 1050 posti barca nel Waterfront e un nuovo lungo iter burocratico.
Anche alla luce dei recentissimi contatti con le parti politiche della maggioranza di governo di Portoferraio, incluse segreterie PD, SEL, Isola e la Città e non ultima la Giunta nella sua interezza, ove è sempre stata confermata la volontà dell’amministrazione di realizzare in San Giovanni un Approdo Turistico leggero per 350 barche con minimali strutture di supporto a terra al fine di poter far fronte alle nuove previsioni regionali inerenti le aree ad elevato rischio idraulico, riteniamo che la definizione utilizzata dal Sindaco Peria sia una mera svista terminologica, forse ingenerata dalle pressanti richieste in tal senso del Cantiere Esaom.
D’altronde un semplice Punto di Ormeggio poteva essere realizzato ai sensi del Decreto Burlando senza sospendere il procedimento in attesa di un Piano regolatore Portuale lungo quasi 10 anni.
Stupiscono inoltre le dichiarazioni dell’assessore Marson che parla di “portualità leggera” di un piano Urbanistico Portuale che prevede in area Cantieri la possibilità per ESAOM di realizzare oltre 50.000 mq di edificabile e quasi 1000 posti barca tra ormeggi di cantiere e turistici! Ma l’attenzione su San Giovanni serve evidentemente proprio per distrarre l’opinione pubblica su questioni marginali dello strumento urbanistico al fine di poter lasciare sullo sfondo le scelte dove si fa vero business delle quali il cittadino non deve conoscerne la portata.
A tal proposito riteniamo che il gigantismo individuato nella Variante Portuale per l’area Cantieri sia una scelta purtroppo anacronistica per l’andamento del mercato nautico che non potrebbe rendere difficoltoso trovare finanziatori e clienti, con gravi danni per l’economia nautica locale rispetto ad una semplice riqualificazione dell’esistente.
Il CdA Marina di San Giovanni"