Quando, in occasione delle elezioni amministrative 2009, partecipammo alla lista “Un'Altra Città” denunciammo il pericolo per il nostro comune di rimanere vittima delle scellerate scelte amministrative della lista di centro (anche se formalmente di centro-sinistra) guidata dal Sindaco Peria e di quelle delle due liste di destra, allora guidate da Provenzali e Marini. Purtroppo avevamo indovinato, anzi, la realtà è stata peggiore di ogni previsione. La destra, uscita sconfitta alle elezioni, non è stata neppure capace di porre in essere una seria opposizione che potesse renderla credibile quale alternativa di governo. Nel contempo l'azione dell'amministrazione comunale mostrava tutti i prevedibili limiti del falso “buonismo perioniano”. Abbiamo assistito a cinque anni di paralisi con una giunta comunale che ha brillato per inconcludenza e mancanza di idee. Intanto Portoferraio si è impoverita economicamente e culturalmente, ha perduto servizi (si pensi solo come esempio ai tagli alla sanità), ha perso competitività turistica e capacità di connessione con il “continente” a causa della scelta suicida di privatizzazione della TOREMAR, ha perduto il pur minimo decoro urbano. Il nostro paese è privo di attrattive, un paese vecchio ed incapace di forza di aggregazione, un luogo che non da speranza ai giovani, dove tutto il potere e la ricchezza, al di là degli squallidi teatrini politici di questi giorni, è concentrato nelle mani di 4 – 5 gruppi economici.
Insomma, Portoferraio sotto il peso dell’alleanza PD-Sel con i poteri forti locali è ridotta allo stremo ed è diventata un disastroso esempio di come non si deve amministrare. Siamo diventati lo “zimbello” dell’Isola d’Elba.
Per uscire da questa crisi occorrerebbe una vera e propria legislatura amministrativa straordinaria per la rinascita di Portoferraio.
Proponiamo un programma di 10 punti, che non pretende certo di essere esaustivo, ma solo il punto di partenza di una discussione aperta a tutti:
1) valorizzazione del patrimonio storico, architettonico, artistico e monumentale di Portoferraio come strumento non solo di crescita culturale, ma anche come fonte di lavoro specialmente per i giovani e presupposto necessario per l'allungamento della stagione turistica che è troppo limitata al turismo balneare; rielaborazione di un piano comunale del commercio e delle attività produttive in grado di fermare la prepotenza della grande distribuzione e il rilancio delle piccole attività commerciali e artigianali.
Forte iniziativa politica e amministrativa per la creazione di una compagnia pubblica di navigazione anche mediante la ri-pubblicizzazione della TOREMAR, invitando la regione Toscana a tornare sui suoi passi.
2) Forte ripresa della battaglia per il potenziamento dei servizi al cittadino nel campo della sanità, della giustizia, dei trasporti locali;
3) una politica attiva per il diritto alla casa, con un piano straordinario di edilizia economica e popolare che dia priorità al riuso del patrimonio edilizio esistente sfruttando le risorse generate dal patrimonio già esistente e i fondi regionali.
4) dimezzamento degli stipendi d'oro dei dirigenti pubblici del comune e delle società partecipate dallo stesso e riorganizzazione globale della macchina amministrativa comunale, oggi umiliata e ferita dalle decisioni della giunta.
5) Messa in discussione del ruolo dell’'Autorità Portuale con una più equa ripartizione dei proventi della stessa a favore dei comuni da destinare alla mobilità dei cittadini ed al potenziamento delle infrastrutture;
6) superamento del progetto Water Front, una operazione inutile a livello occupazionale che mira solo ad una ulteriore speculazione di tipo immobiliare con gli immaginabili danni ambientali, a favore di una nuova progettualità che valorizzi la Darsena Medicea ed il Centro Storico, la natura di borgo marinaro di San Giovanni e gli insediamenti realmente produttivi di lavoro ed occupazione quali quelli destinati alla manutenzione e costruzione delle imbarcazioni per la nautica da diporto, con un aumento della ricettività più limitato e collegato alle reali esigenze dei cittadini e delle attività produttive;
7) creazione del Polo Scolastico Universitario in viale Manzoni nel complesso immobiliare Ex Guardia di Finanza e rilancio del ruolo dei comuni nell’attività di programmazione e gestione del sistema-scuola elbano.
8) “ricostruzione” degli impianti sportivi cittadini usciti distrutti dal decennio di gestione Peria; ridare alla Città un assessorato allo sport, coinvolgendo maggiormente le società locali attivando anche una piena collaborazione con il CONI.
9) Operazione trasparenza e legalità: dopo anni di gestione clientelare del potere, riportare l’azione amministrativa alla luce del sole e garantendo l’effettiva imparzialità dell’amministrazione comunale.
10) Attivare finalmente reali pratiche partecipative che consentano ai cittadini di poter continuare a decidere anche dopo l’appuntamento elettorale sulle principali vicende di Portoferraio fornendo loro, utilizzando ogni forma di comunicazione oggi disponibile, le informazioni indispensabili per scelte responsabili e consapevoli.