Quello giunto nel pomeriggio di sabato da Paolo Barabino – Coordinatore provinciale Forza Italia Livorno è un comunicato scarno quanto pesante: “In accordo con i vertici regionali e nazionali di Forza Italia – vi si legge - comunico che per la prossima tornata amministrativa il nostro partito sosterrà, come candidato Sindaco di Portoferraio, l’Arch. Mario Ferrari, ritenuto il soggetto più idoneo per aggregare le forze moderate ed unire i cittadini tutti. Auspichiamo pertanto un’ampia convergenza sull’Arch. Ferrari , in primo luogo degli altri candidati Sindaco del centro destra Roberto Marini e Luigi Lanera, con cui condividere un progetto comune di governo della città”.
Siamo quindi all’investitura ufficiale, il maggior partito della destra ha compiuto la sua scelta puntando le sue carte su Ferrari e chiedendo a Luigi Lanera e soprattutto a Roberto Marini di compiere un passa indietro e confluire.
Decisione dura da digerire soprattutto per il capogruppo di Gente Comune. Si deve ricordare infatti che, al di là di quanto non dicano, e ufficialmente non possono dire, gli strani “sondaggi” portoferraiesi (o se ne scoprirebbero i “misteriosi” committenti) , che Marini rispetto alla concorrenza di destra, nelle passate consultazioni era uscito vincitore, e che se è vero che il suo “competitor” non era più provenzali ma Ferrari e pur vero che l’area che sostiene Ferrari è soprattutto quella dei “provenzialiani”.
Resta quindi da vedere se Marini nelle prossime ore farà buon viso a pessimo gioco e deciderà di adeguarsi ad una prima sconfitta, sancita non dalle urne ma dalle segreterie, o se si determinerà diversamente.
Sul fronte opposto riallacciato il dialogo a livello delle federazioni tra PD e SEL resta da capire se, almeno per quanto concerne Portoferraio, le entità locali dei due partiti sapranno superare le divisioni e presentarsi unite al confronto, una condizione essenziale perché il centrosinistra abbia reali possibilità di spuntarla di nuovo.
“Oltre” le forze politiche classiche dopo la decisione del M5S di varare una lista portoferraiese si registra un “travaglio interno” nel gruppo degli Scoglio Attivi, alcuni dei quali sarebbero tentati di partecipare alla competizione elettorale entrando in formazioni diverse, “disponibilità” che però hanno provocato una serie di abbandoni del gruppo, per protesta da parte di alcuni elementi di spicco.