Un nostro lettore ci segnala una recentissima sentenza del Consiglio di Stato – Sezione V (N. 2537 del 3 maggio 2012) che, pur trattando materia diversa, metterebbe nuovamente in forte dubbio la regolarità della gara per l’affidamento del Porto di Marciana Marina. Infatti il Consiglio di Stato ricorda il divieto di affidare servizi di utilità pubblica a soggetti che siano stati affidatari di analoghi servizi, anche se resi in altri comuni.
Infatti, nel caso dell’affidamento triennale della gestione dei servizi dell’area portuale di Marciana Marina con gara di evidenza pubblica, risultò vincitore tra mille polemiche e contestazioni l’Ati (Consorzio Marina di Marciana) tra Circolo della vela di Marciana Marina, Società di gestione Eventi Srl di Genova e Portofino Servizi Turistici Srl, quest’ultima una società pubblico/privata che gestisce la Marina di Portofino e il Castello Brown.
La Sentenza del Consiglio di Stato ricorda al punto 2 che “La norma, infatti, preclude l'acquisizione della gestione di servizi ulteriori, con o senza gara, ai soggetti che gestiscono servizi pubblici locali ad essi affidati senza il rispetto dei principi dell'evidenza pubblica”, come faceva notare il Comune di Pineto escludendo dalla gare il Consorzio tra A.M. Consorzio Sociale e Comune di Montorio al Vomano.
Il TAR aveva respinto l’interpretazione del Comune di Pineto ma l’impresa Diodoro aveva fatto ricorso denunciato l’erroneità della decisione, segnalando: a) che la giurisprudenza citata dal Tar concerneva diversa fattispecie; b) che del servizio oggetto della gara i beneficiari diretti sono i cittadini, non l’ente comunale; c) che l’onere del servizio grava direttamente sull’utenza.
Il Consiglio di Stato ha dato definitivamente ragione ai ricorrenti e sottolinea che “Il divieto di cui sopra, dunque, impediva al Consorzio, in quanto affidatario senza gara dello stesso servizio nel Comune di Pineto, di partecipare alla gara in questione, e l’esclusione disposta era, dunque, legittima” e quindi “L’accoglimento dell’appello determina la nullità dell’aggiudicazione in favore del Consorzio e del contratto successivamente stipulato., con connesso obbligo del Comune di affidare il servizio all’appellante, restando assorbita ogni altra questione”.
Bisognerà dunque vedere se (come sembrerebbe) la sentenza del Consiglio di Stato del 3 maggio è applicabile anche al Porto di Marciana Marina.
Albino Serena