Proseguono i lavori per la realizzazione del bypass sulla SP 26 del Piano, anche se con un lieve slittamento rispetto alla tabella di marcia che, per contratto, prevedeva 30 giorni per la consegna dell’opera alla fruizione dei cittadini.
La ditta incaricata ha, infatti, trovato alcune difficoltà soprattutto nel reperimento del Finsider, la tubazione da posizionare per consentire l’attraversamento del fosso. Sul mercato italiano non era disponibile un manufatto già pronto, delle dimensioni imposte dall' autorita' idraulica, ed è stato necessario ordinarlo appositamente.
Inoltre, il tracciato del bypass si intersecava con la strada alternativa individuata per il passaggio delle ambulanze. La ditta incaricata dalla Provincia ha portato avanti le opere preliminari e di preparazione, in attesa di ricevere il via libera dal Comune di Rio Marina per l’effettuazione dei lavori che richiedevano l’interdizione alla viabilità anche della strada utilizzata dai mezzi di soccorso per raggiungere il Presidio Ospedaliero di Portoferraio. La chiusura era indispensabile al fine di consentire la demolizione del tratto vicinale di accesso alla lavanderia per poter, poi, proseguire le opere di escavo e di spostamento dei servizi dell’Ilva stessa.
Tali operazioni, che, come da comunicazione del Comune, sono state possibili solo a partire dal 22 aprile, hanno subito un ulteriore sospensione di due giorni a causa del maltempo.
Dopo il sopralluogo effettuato lo scorso 5 maggio, proprio per verificare l’andamento dei lavori, i tecnici della Provincia, tenendo conto del grave disagio sopportato dai cittadini, hanno deciso di posizionare sul fosso una tubazione provvisoria, di diametro inferiore, in attesa di poter sistemare il Finsider definitivo previsto dal progetto. Tale operazione consentirà di aprire momentaneamente la strada al transito entro il 20 maggio e della tempistica è stato in informato tempestivamente il tecnico del Comune di Rio Marina, geom. Mercatelli.
Il posizionamento della tubazione definitiva richiederà, poi, un’altra decina di giorni di lavoro, con conseguente nuova interdizione della circolazione stradale.