Ferrari risponde tardi e risponde male: molte parole, in perfetto burocratese o in italiano involuto, per NON entrare mai nel merito della semplice critica che gli è stata rivolta (lasciamo stare le querele, per favore, che non c'entrano niente).
La ribadiamo, in modo ancora più diretto: Ferrari NON ha rappresentato gli interessi della popolazione, che era chiamato a tutelare, proprio perché non ha MAI preso una posizione PUBBLICA, che era DOVEROSA nel momento in cui le sue osservazioni NON venivano recepite dai suoi "REFERENTI " (Daviddi e Presidente Regione Toscana).
In altre parole, se ancora non fosse ancora chiaro: solo l'azione determinata di una parte della sooietà civile ha portato (infine) la questione all'attenzione della magistratura. Se fosse stato per le "tonnellate di rapporti" prodotti da Ferrari, sarebbe tutto rimasto com'era. Semplice.
Quindi: un funzionario (un burocrate?) può trincerarsi dietro la sua mansione (tipo:"io riferivo ai superiori "), con una qualche legittimità. Ma nel momento in cui pretende di rappresentare una città che non ha saputo proteggere, la sua storia non lo rende credibile. Questa è una critica POLITICA.
Il solo accenno alla querela è assolutamente gratuito, e denota la tipica voglia di tacitare chi all'epoca ha avuto (spesso in solitario, abbiamo l'onestà intellettuale di riconoscerlo) il coraggio di esporsi per denunciare una situazione grottesca.
Sono gli stessi che oggi non accettano che tutto ciò venga frettolosamente rimosso, in sede di scelta elettorale, visto che i cittadini elbani di quella vicenda pagano ancora pesantissime conseguenze.
MoVimento 5 Stelle Portoferraio
Come avevamo già specificato in occasione della pubblicazione del primo comunicato del M5S che trattava questa vicenda, gli scriventi si assumono ogni responsabilità in ordine alle affermazioni ed ai giudizi espressi, riservando ovviamente spazio per una eventuale replica di chi è stato chiamato in causa.
Ciò consentito, per quanto ci riguarda, consideremo esaurito l'argomento
Sergio Rossi