E’ consuetudine, a fine mandato, fare un bilancio complessivo sull’attività svolta nel corso della legislatura, un atto dovuto ed una doverosa personale testimonianza a cui non potevo sottrarmi e che cercherò di compiere in tutta onestà e senza enfasi, rilevando in estrema sintesi i risultati conseguiti, almeno ì più importanti e significativi, senza tacere le difficoltà incontrate e anche i limiti e i ritardi che pur hanno condizionato il nostro lavoro e che ci hanno impedito, come avremmo voluto, di andare oltre gli stessi impegni assunti in campagna elettorale.
Perché è bene dire che questi trascorsi sono stati veramente cinque anni difficili, sia per la devastante crisi che ha coinvolto il Paese e che ha fortemente penalizzato le istituzioni locali, sia per le condizioni finanziarie e strutturali in cui si è trovata ad agire l’Amministrazione comunale fin dai primi mesi del nostro insediamento.
La necessità di far fronte alla mancanza di una figura essenziale rappresentata dal segretario comunale, di ovviare prima alle carenze e poi ad una progressiva conflittualità determinatasi nell’ambito dell’area tecnica, di farsi carico e conseguentemente dare soluzione ad una miriade di contenziosi ereditati dalle amministrazioni precedenti, di integrare e completare progetti di opere pubbliche rimasti ancora allo stato preliminare, di risanare una condizione di bilancio in parte squilibrata nel rapporto fra spese correnti e spese in conto capitale, tutto ciò ed altro ancora, che sarebbe troppo lungo elencare, ha impegnato severamente l’azione dell’esecutivo per almeno metà della legislatura.
Come si può leggere nella “Relazione di fine mandato”, redatta ai sensi dell’art.4 del DL 149/2011 quale obbligo istituzionale ed inviata alla Corte dei Conti il 24 febbraio scorso, a cui rimando per quanto concerne le cifre e l’elenco dettagliato dell’attività amministrativa e normativa dell’Ente, le criticità riscontrate nella gestione dei servizi comunali hanno di fatto assunto in questo periodo sempre maggiore rilevanza a causa delle insufficienti risorse finanziarie trasferite dallo Stato e dalla Regione per soddisfare i bisogni e le esigenze primarie dei cittadini.
Il blocco delle assunzioni e l’estensione ai piccoli enti dei vincoli imposti dal patto di stabilità, hanno ulteriormente ostacolato l’attività amministrativa, impedendo per un verso una corretta gestione dei beni culturali e una maggiore funzionalità degli uffici con ricadute negative nell’espletamento delle pratiche e nello svolgimento della manutenzione ordinaria; e per l’altro la capacità di investimenti e la realizzazione in tempi brevi di importanti opere pubbliche.
La crisi economica e, occorre dirlo, anche una più attenta ed oculata politica di rispetto ambientale, hanno determinato inoltre un forte decremento delle entrate da oneri di urbanizzazione passate da un introito di 260.000 euro del 2009 a circa 40.000 nel 2013. Se si considera che gran parte di dette somme erano destinate a finanziare le entrate correnti, è facile immaginare quali conseguenze si sono avute nel garantire, se non migliorare, i servizi di base e il quadro delle iniziative finalizzate allo sviluppo sociale, culturale e dell’immagine turistica del paese.
Dal punto di vista del Bilancio un discorso a parte merita poi l’estinzione dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano avvenuta con Decreto del Presidente della Regione Toscana n° 109 del 2012. In base al piano di successione approvato dalla Giunta regionale e alla ricognizione della massa attiva e passiva da parte del Commissario liquidatore, tutti i comuni subentrano nella ripartizione dei crediti e dei debiti sulla base della popolazione al 31 dicembre 2011. Purtroppo, mentre si ha quasi la certezza dell’esigibilità dei debiti (circa quattro milioni di euro) appaiono molto vaghe le possibilità di un recupero delle somme da riscuotere, con conseguente ulteriore gravame nella capacità di spesa del Comune.
Nonostante ciò e tenendo conto anche di alcuni giudizi pendenti innanzi al Tar e al Tribunale Civile, la situazione finanziaria può definirsi sostanzialmente sana e priva di particolari sofferenze ed è veramente fuori luogo e superficiale prefigurare pericoli di dissesto come alcuni, forse non sufficientemente documentati o presi dalla foga di una involontaria polemica elettorale, hanno troppo frettolosamente dichiarato. Tant’è che ad oggi, a parte alcuni rilievi piuttosto marginali e di scarsa importanza, né l’Organo di revisione e né la Corte dei Conti hanno riscontrato gravi irregolarità contabili o emesso sentenze nei confronti dell’Ente.
C’è da dire, comunque, che durante l’arco temporale del mandato amministrativo 2009-2013, le norme di riferimento per l’individuazione degli obiettivi di finanza pubblica del Comune hanno subito continue modificazioni.
L’Amministrazione ha dovuto porre necessariamente particolare attenzione alla programmazione della spesa corrente e alla capacità di pagamento delle spese. Si è proceduto così al costante monitoraggio delle entrate e delle uscite per valutare il corretto verificarsi delle prime, in linea con le previsioni di Bilancio, ed evitare l’ingiustificato incremento delle seconde.
Dinanzi all’aumento degli oneri a carico del Comune, quali l’incremento dell’aliquota Iva ordinaria e del costo dell’elettricità e dei carburanti e a fronte di una spesa corrente difficilmente comprimibile, l’Amministrazione poteva essere tentata di ricorrere ad un aumento dell’imposizione tributaria, così come è avvenuto generalmente nel resto del Paese.
A Rio ciò non è avvenuto, salvo un lieve aumento del 10% nel 2009 e del 15% nel 2011della Tassa Raccolta Rifiuti, che resta comunque la più bassa fra i Comuni elbani, e l’applicazione massimale delle aliquote sulle seconde case nel corso del 2013. Si è puntato, invece, ad incrementare le entrate sia in termini di riscossioni che in termini di recupero dell’evasione tributaria, impegnando il personale dipendente dell’area finanziaria che fin dal 2010 ha svolto con professionalità e competenza il lavoro di verifica e accertamento precedentemente assegnato per convenzione alla Società Etruria.
Siamo l’unico Comune nella Provincia di Livorno e uno dei pochi in Toscana che ha azzerato, per autonoma scelta, tutte le indennità degli amministratori, consiglieri e Giunta, riducendo del 20% quella attribuita al Sindaco, che non ha modificato le quote sociali a carico degli utenti e che non ha proceduto all’applicazione dell’addizionale Irpef comunale.
Siamo così riusciti, tenendo conto del contesto economico particolarmente negativo per le famiglie e le imprese, a non incidere più di tanto sulla pressione tributaria locale e a non ridurre la quantità e la qualità dei servizi erogati, evitando di pesare maggiormente sulle fasce più deboli della popolazione che altrimenti sarebbero risultate le più penalizzate, e di aggravare ulteriormente le difficoltà in cui versa il mondo del lavoro.
Per quanto concerne la struttura e l’organizzazione del personale, si è proceduto, mediante specifici atti consiliari, all’approvazione del regolamento sulla disciplina dei controlli interni, con l’obiettivo di assicurare il rispetto dei principi di legalità, di efficienza e di imparzialità dell’azione amministrativa, in attuazione a quanto previsto dall’art. 97 della Costituzione.
Contestualmente si è dato corso alle procedure dirette a monitorare la gestione operativa dell’Ente e a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati, partendo dall’analisi delle risorse a disposizione e di quelle acquisite e proseguendo con la comparazione dei costi e dell’insieme dei servizi a carico dell’Amministrazione.
E’ in questo quadro che è obiettivamente possibile fare un confronto realistico fra le cose promesse e quelle realizzate o in corso di realizzazione, con riferimento agli impegni programmatici assunti con gli elettori e con quanto di nuovo ed imprevisto è avvenuto nel corso della legislatura.
Sulla tutela e la valorizzazione dell’AMBIENTE e del paesaggio riteniamo che in larga misura la nostra scommessa sia stata vincente.
Un settore da salvaguardare, sia in un’ottica di miglioramento della qualità della vita, sia come leva strategica per una visione di sviluppo economico innovativo, legato alle risorse e alle tradizioni del territorio e sempre più importante e decisivo per un versante, quello minerario, marginalizzato dalle correnti tradizionali del turismo e ancora inadeguato dal punto di vista strutturale e ricettivo.
In coerenza con tali obiettivi ci siamo sforzati di attivare azioni e progetti per un verso tesi a rafforzare gli aspetti di promozione dell’ambiente e della natura e per l’altro volti a ridurre l’impatto ambientale su di essi.
Vanno in tal senso considerate le due varianti approvate alla fine dello scorso anno, relative alla riclassificazione delle aree agricole di interesse paesaggistico - la cosiddetta 1.2.1.2 -, e al recupero del patrimonio edilizio esistente, in linea con le indicazioni suggerite dalla Regione, a cui vanno aggiunti la delibera di indirizzo sulle destinazioni turistico-ricettive approvata recentemente dal Consiglio comunale, il contributo di idee e di supporto per la elaborazione del piano strutturale comprensoriale ed il blocco di alcuni insediamenti, eccessivamente invasivi, previsti dalle schede norma contenute nel piano strutturale che risale al lontano 2001 e attualmente ancora vigente.
Ma per la valorizzazione dell’ambiente abbiamo fatto molto di più.
Basti pensare all’azione di bonifica, all’ampliamento e all’arricchimento naturale dell’Orto dei Semplici Elbano, attraverso la posa in opera e la certificazione degli alberi da frutto autoctoni, in collaborazione con altri partner pubblici e privati ed in particolare con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Dipartimento di botanica dell’Università Sant’Anna di Pisa, e attraverso il servizio di manutenzione ordinaria con accesso al pubblico regolamentato in virtù dell’affidamento, tramite gara, ad una cooperativa locale a gestione convenzionata.
L’apertura del Centro di raccolta dei rifiuti ingombranti in località “Il Piano”, in coabitazione con il Comune di Rio Marina e il contributo della Regione Toscana; l’avvio della raccolta differenziata estesa a tutto il territorio comunale con risultati di grande rilievo che fanno ben sperare sul senso civico dei cittadini; il potenziamento del servizio di raccolta e di spazzamento dei rifiuti urbani, in particolare nel periodo estivo, con la estensione a nuove vie del paese ed una maggiore frequenza nel centro storico e nelle frazioni, sono altri significativi provvedimenti che hanno notevolmente contribuito a migliorare l’immagine e la salubrità del nostro territorio.
Il Comune di Rio Elba, inoltre, ha ottenuto per il 2013 la certificazione che attesta la provenienza da fonti rinnovabili del 100% del fabbisogno di energia elettrica. Gli impianti di illuminazione pubblica e gli edifici comunali, dunque, utilizzano energia verde, così da consentire all’Ente, secondo dati aggiornati al 31 dicembre dello scorso anno, di evitare l’immissione in atmosfera di oltre settecento tonnellate di CO2 e di dare il suo pur minimo apporto nella lotta contro l’inquinamento del pianeta.
Vi sono, inoltre, dati abbastanza significativi che dimostrano il crescente interesse per il versante orientale ed in particolare quello di Rio. In accordo con il Parco nazionale dell’Arcipelago abbiamo infatti notevolmente incrementato l’attività della Casa del Parco, essendo stato possibile, pur con affidamento tramite bando pubblico, avvalerci della competenza di una guida Parco ed esperta ambientale, e passando così da poco più di 800 presenze registrate nel 2009 alle attuali 4.158, quadruplicando il numero dei visitatori che apprezzano i beni culturali e paesaggistici del nostro territorio.
Una delle critiche più frequenti che abbiamo sentito circolare in paese, anche se raramente ha trovato spazio e conferma in questo consiglio comunale, riguarda il settore dei LAVORI PUBBLICI, ove certamente, come è naturale, poteva esser fatto di meglio e di più, ma che nelle condizioni date possiamo onestamente dire che è stato fatto quanto era possibile fare.
A parte alcune lacune riscontrate nel garantire continuità agli interventi di manutenzione ordinaria e del decoro urbano, sia per la scarsità delle risorse disponibili che per la cronica debolezza della struttura interna, l’elenco delle opere realizzate è lungo e corposo, senza contare i progetti già finanziati o addirittura in corso di affidamento.
In una rapida carrellata voglio ricordare:
Il rifacimento della pubblica illuminazione, già completato e realizzato, a cui occorrerà far seguire adeguati interventi sulla rete di distribuzione, vecchia e obsoleta, causa di frequenti e spiacevoli inconvenienti. Con l’economia ottenuta in sede di gara si dovrà ora procedere alla riqualificazione della rete delle frazioni di Bagnaia, Nisporto e Nisportino, per cui sono già stati approvati i progetti definitivi/esecutivi per un importo totale di 79.000 euro.
La esecuzione dei lavori in corso per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico attraverso opere di manutenzione straordinaria e la costruzione del nuovo asilo nido per un importo di circa un milione di euro. Ciò ha anche determinato un aumento delle spese per il trasferimento della scuola dell’obbligo e dell’infanzia nelle sedi provvisorie di Rio Marina.
Il completamento definitivo, concluso in questi giorni, delle opere di depolverizzazione del tratto ancora sterrato della strada della Falconaia.
La ricostruzione e l’ammodernamento degli spogliatoi e dei servizi igienici ad uso del campo sportivo, già realizzati e messi a disposizione della Polisportiva.
La demolizione dell’edificio pericolante di Via Palestro/Via Marconi e la messa in sicurezza dell’area circostante.
Gli interventi eseguiti per la messa in sicurezza idraulica dei fossi di Riale, Nisporto e Bagnaia, tenendo conto che per il secondo si attende solo lo svincolo già promesso da parte dell’Autorità di Bacino della somma necessaria al completamento dell’opera e per il terzo l’approvazione del progetto esecutivo a cui è stato necessario introdurre alcune modifiche in linea con la vigente normativa regionale..
La realizzazione delle opere di ampliamento e sistemazione del fondo stradale della strada delle Molinelle con il concorso dei frontisti dell’area interessata.
Il ripristino del muro di sostegno a valle del tratto di Via Nardelli in collaborazione con la Provincia di Livorno.
Il rifacimento della massicciata di Via Galletti, sulla quale, purtroppo, sarà necessario prevedere, in alcuni tratti, un ulteriore intervento.
La realizzazione di nuove aree di parcheggio nell’area dei Canali e nella frazione di Nisportino e la riqualificazione della zona adiacente al campo di calcio comunale e precisamente in Via delle Cantine, per cui è già stato approvato il progetto preliminare per un importo di 54.000 euro, mentre sono ancora in corso contatti con il Ministero per sbloccare il finanziamento Dupim previsto per il parcheggio di Via Aldo Moro.
In collaborazione con la locale parrocchia e in convenzione con privati è stato possibile costruire la chiesa al servizio della frazione di Nisporto, mentre sempre in accordo con la Parrocchia e la partecipazione di un gruppo di volontari si è proceduto al ripristino del plastico in movimento della Natività di Rio Castello all’interno della Chiesa delle Anime.
L’adeguamento dell’impianto luci e del palcoscenico del Teatro Garibaldi.
La installazione di una targa ricordo e la realizzazione di una nuova pavimentazione in granito della Fontina Coppi in località “La Ginestra”.
L’approvazione del progetto esecutivo per la sistemazione complessiva dell’edificio che ospita gli uffici comunali, ove si è già provveduto ad eseguire in economia ai lavori per il rifacimento degli intonaci, degli infissi e di un parziale rinnovo dell’arredamento della Sala consiliare.
Il riadattamento della sede ex proprietà Specos di Via Garibaldi messa a disposizione, tramite apposita convenzione, alla Pro Loco e al Centro giovani.
L’approvazione della perizia e affidamento dei lavori per la sistemazione della strada di accesso al cimitero.
Il parziale ripristino dei locali situati presso il passo della Pietà dove è stato recentemente inaugurata la mostra di arte contemporanea dedicata a Franco Franchini.
L’approvazione del progetto preliminare per la ristrutturazione e la riqualificazione dei locali di proprietà del Comune situati al piano terra del museo archeologico del Distretto minerario.
L’approvazione del progetto definitivo/esecutivo per la realizzazione della nuova sede e il trasferimento dell’Archivio storico comunale, dove è conservato lo Statuto originale della Comunità Riese del XVI secolo ed una ricca documentazione di inestimabile valore risalente allo stesso periodo.
L’approvazione del progetto preliminare per la realizzazione della copertura pressostatica e il rifacimento della pavimentazione del campo da tennis comunale.
L’approvazione del progetto preliminare per la copertura stabile del campo comunale di basket e pallavolo nell’area scolastica, da utilizzare anche per altre discipline sportive quali il calcetto, il judo, la ginnastica artistica, la danza ed altre ancora.
La sostituzione degli arredi, già acquisiti, per l’infanzia nei giardini pubblici del centro storico e di Nisporto con materiale di plastica riciclata, ottenuti con parziale finanziamento regionale e di prossima installazione.
Espletata la gara per vari interventi di manutenzione ordinaria (cornicioni ed altro) dell’area cimiteriale.
Il progetto già finanziato della fontina dell’acqua potabile, per la quale è stato necessario individuare una nuova localizzazione nell’area della sosta del bus all’ingresso del paese.
In previsione dell’avvio della stagione turistica, infine, sono stati effettuati ogni anno periodici interventi di manutenzione ordinaria, quali il diserbamento, la pulizia e la sistemazione della rete stradale, dei giardini pubblici e delle vie del centro storico; la disinfestazione di tutto il territorio comunale, comprese, ovviamente, le frazioni abitate; la pulizia e il livellamento delle spiagge, alcune delle quali, come Le Secche, Zuppignano e i Mangani con il contributo volontario dell’associazione degli Amici di Bagnaia.
Particolare attenzione da parte dell’Amministrazione è stata dedicata al mantenimento e ad un sostanziale miglioramento dei SERVIZI alla persona nei diversi campi di interesse per la qualità della vita: sociale, materiale, culturale.
Sono stati pertanto garantiti ed estesi i servizi di assistenza agli anziani, all’infanzia e alle categorie più deboli senza aumento di quote, laddove erano previste, a carico degli utenti; si è proceduto, nonostante la temporanea impraticabilità dell’edificio scolastico, all’attivazione e alla riconferma nei mesi di luglio e agosto dei campi solari, quest’anno ospitati nel villaggio turistico di Ortano, facendoci carico dell’ inevitabile aumento della spesa; abbiamo dato, inoltre, una significativa risposta alle esigenze di aggregazione sociale delle ragazze e dei ragazzi affidando loro, in comodato gratuito, una parte dei locali di Via Garibaldi per la istituzione del Centro giovanile.
Importante è statao anche il potenziamento e l’ampliamento del servizio della Biblioteca comunale, organizzato con sala lettura, prestito, consultazione ed accesso ad Internet con postazioni pc dedicate e WiFi, e altri strumenti a disposizione per iniziative culturali e formative abbinate anche ad un discreto patrimonio librario, incrementato da numerose donazioni. Un centro per studio e formazione a disposizione di tutti anche grazie anche all’impegno di chi gestisce il servizio e l’accoglienza.
Uno dei problemi, oltre alla mancanza del lavoro, che assilla una parte sia pur minima dei cittadini ma non per questo meno rilevante, è la precarietà delle condizioni abitative. E’ il Comune e quindi il sindaco ad essere visto come il primo se non unico punto di riferimento dove esprimere il proprio disagio e le proprie ansie quotidiane. Nonostante le scarse risorse disponibili, abbiamo cercato di venire incontro alle persone singole e alle famiglie che ci hanno chiesto aiuto e possibili soluzioni. In alcuni casi ci siamo riusciti, in altri, purtroppo, meno, ma in ogni caso abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità, approvando – per esempio – il nuovo regolamento comunale ed assegnando tre alloggi in accordo con Casalp ed intervenendo volta volta per rendere meno traumatiche le procedure individuali di sfratto.
Per cercare di dare un supporto e un incentivo all’economia, sono stati erogati dei contributi, su domanda e graduatoria, per l’avvio di nuove attività nel territorio comunale.
L’approvvigionamento idrico, il trasporto pubblico e il diritto all’istruzione sono indubbiamente tre fra i servizi più qualificanti per una comunità come la nostra e più in generale per una società che vuole definirsi moderna e civile.
Della scuola, ed in particolare di quella dell’obbligo e dell’infanzia, abbiamo già detto nella parte relativa ai lavori pubblici e non sto a ripetermi, se non per dire che a conclusione dei lavori di rifacimento dell’edificio di Via Garibaldi, previsti per settembre, Rio potrà vantare una delle strutture più funzionali, sicure e moderne presenti all’Elba e nella Provincia di Livorno.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, dopo aver sofferto i giorni allucinanti della siccità dell’agosto 2011, possiamo dire con soddisfazione che il nostro Comune è stato l’unico nelle stagioni successive, rispetto agli altri comuni dell’isola, a non aver avuto un solo giorno in cui sia mancata l’erogazione dell’acqua in tutte le abitazioni del centro storico e delle frazioni. E ciò non a caso perché in piena collaborazione con la direzione tecnica di Asa siamo riusciti in breve tempo ad aprire nuovi pozzi a Ortano, nella piana di San Giuseppe, a Bagnaia, Nisporto e Nisportino, garantendo così una fornitura soddisfacente nel corso di tutto l’anno ed in particolare nella stagione estiva.
Per i trasporti su gomma, gravati dalla pesante crisi che ha fortemente condizionato questo settore, l’Amministrazione si è fatta carico, unitamente a tutte le altre istituzioni provinciali e regionali, di una maggiore e consistente spesa, necessaria a garantire regolari collegamenti bus extraurbani. Ciò non ci ha impedito di sperimentare un servizio Marebus per il collegamento fra il centro storico e le spiagge - poi sospeso, purtroppo, per difficoltà di bilancio – e di verificare con il Comune di Rio Marina la istituzione di una navetta estiva sulla linea Cavo, Rio Marina, Rio Elba, Ortano e viceversa da attivare per la prossima stagione.
Rio è uno dei paesi in cui forse vi abitano più gatti che persone e ciò, al di là dell’affetto che nutriamo per gli animali, costituisce certamente un problema per la pulizia e le condizioni igieniche di alcune zone del centro storico. In accordo e con la collaborazione dell’associazione “Animal Project”, alla quale l’Amministrazione sta dando da tempo un sostegno economico e strutturale, si sta comunque provvedendo attraverso la costituzione di appositi spazi riservati alle colonie feline e alla progressiva attuazione del programma di sterilizzazione.
In linea con la recente normativa statale e nel quadro di una politica unitaria di versante, Rio ha progressivamente esteso la rete delle gestioni associate, precedentemente riservate agli Archivi storici, alle Barriere architettoniche e alle Pari opportunità – le ultime due in quanto comune capofila - , sommando ad esse quelle relative alla Pubblica istruzione, al Sociale e alla Protezione civile, in accordo con i comuni limitrofi di Rio Marina e Porto Azzurro. In questi giorni si sta trattando per un eventuale gestione associata dell’area tecnica, mentre è già stato avviato il lavoro di analisi e di verifica per la costituzione dell’Unione fra i tre comuni suddetti , escluso Capoliveri che non ha ritenuto opportuno accogliere la nostra richiesta.
Grande impegno, energie e non poche risorse sono state profuse per la valorizzazione delle strutture già esistenti, le ATTIVITA’ CULTURALI, spettacoli di vario genere, musicale e artistico, collaborando alle manifestazioni sulla storia e le tradizioni locali – basti citare il Presepe vivente, il Canto della Befana e la Sagra della Sportella -, anche in collaborazione con la Pro Loco con altre associazioni, prestando attenzione ad esaltare la specificità e le eccellenze che caratterizzano il nostro territorio. Le iniziative e gli eventi realizzati hanno avuto sempre un duplice scopo: quello di incrementare l’intrattenimento per attirare il maggior numero di persone, turisti e non, possibili; e quello di mantenere un buon livello culturale, con eventi mirati e di qualità.
In questo quadro si è sempre richiamata la programmazione estiva e invernale, collegata al Teatro Garibaldi, spesso con l’apporto scientifico dell’Associazione Modigliani, che ha visto primeggiare il nostro Comune per gli eventi di musica, teatro, mostre, proiezioni, conferenze, convegni ed altre interessanti forme di spettacolo svolte nel corso di tutto l’anno.
Con l’associazione “Intonazione” di Jorg Duit, direttore scientifico della Radio nazionale austriaca, da alcuni anni, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, anche grazie al contributo finanziario, promozionale e materiale del Comune, si eseguono concerti di valore internazionale nella suggestiva atmosfera dell’Eremo di Santa Caterina e nell’originale spazio di Piazza Matteotti.
Nell’ambito delle manifestazioni per il Bicentenario di Napoleone Imperatore all’Isola d’Elba, finanziate con i proventi della tassa di sbarco e concordate con il comuni di Porto Azzurro e Rio marina, “Intonazione” ha programmato alcuni concerti di musica collegati al tema napoleonico che verranno eseguiti in entrambi i Comuni minerari.
Il calendario di tutti gli eventi del Bicentenario- già iniziati il 19 aprile scorso con mostra di giornali e manifesti, rinvenuti presso il Comune, "1814-1914 La stampa narra il centenario di Napoleone Imperatore all’Elba”, - è stato presentato alla stampa in una conferenza congiunta con i Comuni di Rio Marina e Porto Azzurro ed è consultabile sia sul sito istituzionale del Comune www.comune.rionellelba.li.it, sia su quello ufficiale del Bicentenario
www.napoleoneimperatoreelba2014.it.
Sempre in accordo con l’associazione “Intonazione”, l’Amministrazione è impegnata a supportare il progetto per il recupero dell’organo ottocentesco del Duomo.
Il contributo prezioso, cercato e ottenuto, di varie associazioni e istituzioni presenti a livello locale e elbano, ha consentito di conseguire risultati significativi nel campo della cultura, della tradizione e dello sport.
Mi limito a ricordare la istituzione della Scuola di musica Sonohra, ideata e condivisa con la Parrocchia; le iniziative finalizzate alla valorizzazione dei prodotti tipici della gastronomia riese, primo fra tutti la Schiaccia briaca, in sinergia con l’Accademia Italiana della Cucina, delegazione Elba; e le innumerevoli manifestazioni sportive, dal Rallye automobilistico a quello motociclistico, alla tappa del giro podistico e alle gare amatoriali di ciclismo in ricordo di Fausto Coppi, fino alla iscrizione, per la prima volta nella storia di Rio, di una squadra di calcio nel campionato di terza categoria e i numerosi tornei, ultimo quello della riservato alla Festa del Pulcino di domenica scorsa, realizzati in collaborazione con la Polisportiva.
Particolare attenzione è stata dedicata alla valorizzazione dei BENI CULTURALI.
Di alcuni abbiamo già detto – Santa Caterina, la Biblioteca, il Teatro Garibaldi, la Natività di Rio Castello, il Passo della Pietà, l’Archivio Storico, la Casa del Parco, per citare i più importanti -, altri, come i Lavatoi e il Museo civico archeologico del distretto minerario, vogliamo ricordarli per quanto abbiamo fatto e intendiamo fare, lasciando una buona eredità agli amministratori che subentreranno dopo di noi.
La cura e la promozione degli antichi Lavatoi hanno consentito a questa struttura, unica in tutta l’Elba, di essere utilizzata per concerti, matrimoni, mostre d’arte e altre interessanti iniziative culturali.
Per il Museo archeologico, unico anch’esso nel suo genere per la originalità dei suoi reperti, dopo aver tentato inutilmente di inserirlo in una gestione associata con i comuni di Portoferraio e Marciana, abbiamo esperito una gara, sia pure sperimentale per un periodo di un anno, allo scopo di garantire una più frequente apertura e per farlo divenire punto di informazione e promozione del territorio, anche attraverso i canali social.
Altro Museo, per il quale abbiamo posto le basi per una sua ricostituzione, è quello dei minerali di proprietà Ricci, un gradito ritorno dopo l’esperienza capoliverese che, con una adeguata collocazione in parte già individuata, può arricchire il patrimonio culturale con il richiamo alle radici della nostra storia e identità di paese minerario.
Nell’ambito dei progetti delle Pari Opportunità e Cittadinanza di genere, di grande interesse sono state le conferenze, i convegni, i seminari, le pubblicazioni, i laboratori e le mostre dei due progetti comprensoriali “Donne all’Elba tra arti e saperi” fase 1 e fase 2, la cui ultima iniziativa è la mostra con pubblicazione dal titolo “La frontiera bagnata”, che ora è itinerante e verrà esposta in tutti e tre i versanti dell’isola.
In quanto alle PUBBLICAZIONI, pur nei limiti di spesa imposti dalle progressive restrizioni finanziarie, possiamo vantare una valida e articolata produzione, a partire dal trimestrale “InformaRio” diffuso in mille copie durante 2009/2011 e disponibile anche on line,; “L’Elba s’è desta”, pubblicazione realizzata dalla Gestione Associata Archivi storici in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia con un saggio dedicato al cittadino riese Cesare Mazza, che prese parte alla Battaglia di Curtatone e Montanara e di cui in Via Zambelli è collocata la lapide commemorativa; il Dvd di presentazione e la nuova Guida al Museo Archeologico del Distretto minerario e della Collezione dei minerali elbani della gente di Rio, a cura di Marco Firmati; il Dvd sull’affondamento dello Sgarallino in collaborazione con i comuni di Marciana e di Campo nell’Elba; lo studio sulle “Iscrizioni lapidarie” conservate nella Chiesa di San Giacomo e Quirico, prezioso lavoro svolto da Peter Zahn e Benito Elmini e la fotografia di Andrea Lunghi; il libro “Tra il rigore della legge e il vento della storia. La condizione delle donne all’Isola d’Elba tra il XVI e il XVII secolo”, all’interno del progetto Cittadinanza di genere, in collaborazione con la Gestione Associata Archivi storici e realizzato come ente capofila della Gestione Associata Pari Opportunità dei Comuni elbani, con editing, impaginazione e grafica a cura del Servizio Comunicazione.
Un evento che ha assunto nel corso di questa legislatura un grande rilievo comprensoriale e che ha visto Rio al centro dell’attenzione e dell’interesse di tutta l’Isola, è certamente l’annuale celebrazione della Festa della Repubblica, il 2 Giugno, a cui hanno partecipato, fin dal 2010, tutte le massime autorità civili e militari, alla presenza dei gonfaloni dei Comuni elbani e delle insegne delle associazioni d’arma, con il tradizionale concerto e il suggestivo cerimoniale della Fanfara dei Bersaglieri.
Lungo sarebbe l’elenco relativo alle attività di PROMOZIONE e VALORIZZAZIONE del territorio, svolte direttamente o in collaborazione con altri soggetti.
Senza soffermarmi ad esprimere giudizi, né a considerare quanto di positivo ne è venuto per l’immagine del nostro paese, dell’intero versante orientale e nel complesso di tutta l’isola, e quanto tutto ciò abbia contribuito ad influire positivamente sull’economia locale e ad aumentare i flussi turistici nonostante una crisi senza fine che ha immiserito famiglie e popoli interi, sento la necessità e il dovere di elogiare il Servizio di comunicazione che mi ha accompagnato fino al termine del mio mandato e a cui va gran parte del merito per l’imponente quotidiana attività di informazione e comunicazione istituzionale e diffusione, non solo degli eventi e delle iniziative che hanno coinvolto il nostro territorio, delle tradizioni e delle risorse che lo rendono unico ma anche per la progettazione e l’ideazione, insieme all’Ufficio Cultura di numerosi eventi e progetti, ultimo quello degli eventi per il Bicentenario napoleonico concordato a livello comprensoriale.
Oltre alla presenza costante sulla stampa e su riviste per pubblicazioni specifiche, a contatti attivati in vari settori, e alla presenza sui social attraverso politiche mirate di social media strategy, ai servizi sui media nazionali, regionali e locali e la creazione dei profili social del Comune, (pagina facebook, Twitter, Youtube, Google+ e Instagram), mi limito a citare gli eventi più importanti, quali la diretta Rai Uno della Messa in Duomo in mondovisione con servizio su Rio; la differita Rai Uno nella Domenica sportiva e Rai Due in Dribling anche qui con servizio sul paese; la differita Rai Tre sulla sentieristica da Rio a Santa Caterina con guida ambientale del Parco; le riprese della TV americana sulla visita all’archivio storico del Comune e della Parrocchia dell’attrice premio Oscar Marisa Tomei; le decine di migliaia di contatti sul Web per le immagini del concerto0 di inaugurazione della scuola di musica da parte del gruppo Sonohra; la pubblicità sulla stampa e le Tv regionali per la cerimonia di inaugurazione del centro estivo dei sottufficiali di Marina intestato a Ilario Zambelli a Chianciano; lo splendido servizio, infine, andato in onda ieri all’interno della trasmissione “Linea Verde”, una fra le più seguite e apprezzate da un vasto pubblico a livello nazionale, con le riprese riservate all’Orto dei semplici e all’Eremo di Santa Caterina.
Con la comunicazione e l’ informazione, ha camminato di pari passo LA PARTECIPAZIONE, attraverso la costituzione dei Consigli di quartiere, le Commissioni consiliari, la Consulta del volontariato, il Centro giovanile, gli incontri e le assemblee periodiche nelle frazioni e, sulle materie più importanti, quali quelle urbanistiche, il bilancio e lo stato dei servizi, le assemblee plenarie al Teatro Garibaldi, ancorché scarsamente frequentate, ma di questo credo che non se ne voglia far carico all’Amministrazione ma a ben altre cause su cui sarebbe necessario e utile discutere ed avviare un’approfondita riflessione.
A chi mi rimprovera di non aver sufficientemente frequentato la piazza e di non essermi soffermato, come avrei dovuto, a chiacchierare nei bar o sulle panchine del paese, vorrei dire che forse è vero e ne faccio ammenda, ma è anche vero che posso vantarmi di essere l’unico sindaco che sulla porta del suo ufficio non ha scritto l’orario di ricevimento al pubblico e che chiunque, a qualunque ora del giorno, senza alcun preavviso o appuntamento, ha potuto incontrarmi, parlare con me ed espormi i propri problemi.
Molto tempo, com’era doveroso, è stato dedicato alle POLITICHE COMPRENSORIALI, ai contatti con le altre istituzioni provinciali e regionali e al ruolo che l’Amministrazione ha l’obbligo di svolgere su questioni e temi che travalicano i confini comunali ma che sul Comune hanno riflessi e ricadute di grande rilevanza per la qualità della vita dei propri cittadini, quali il trasporto pubblico locale, i trasporti marittimi e aeroportuali, la sanità e i servizi sociali, la gestione della giustizia, lo smaltimento dei rifiuti urbani, l’approvvigionamento e la distribuzione delle risorse idriche, l’istruzione e la formazione professionale, le condizioni dell’economia turistica, i problemi che interessano le imprese e il mondo del lavoro, la sicurezza e il controllo della microcriminalità, la protezione civile e la prevenzione dagli incendi boschivi e dalle calamità naturali, la partecipazione alle scelte delle gestioni associate e alla vita del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Con questo credo di aver in larga parte rappresentato un bilancio, se non esaustivo, perlomeno comprensibile di quanto ampio e articolato sia stato l’impegno di questa Amministrazione.
Abbiamo fatto tutto bene e quanto era possibile? Certamente no, ma ben poco abbiamo da rimproverarci in quanto a disponibilità, presenza e impegno nello svolgimento del nostro compito.
In quanto alla trasparenza, chiunque e in ogni momento ha potuto avere accesso agli atti e le informazioni dovute. In tal senso mi preme dire che nella relazione trasmessa alla Corte dei Conti abbiamo dichiarato ciò che da tempo è a tutti noto, e cioè di aver adeguato il sito istituzionale con la sezione “Amministrazione Trasparente”, un obbligo di legge, tra l’altro, su cui vengono pubblicati tutti gli atti, i dati e le informazioni della Pubblica Amministrazione.
Una casa di vetro, dunque, dove ciascuno può guardare, osservare e, se ne ravvisa gli estremi, criticare e anche denunciare, come tra l’altro è stato fatto più volte e come era nel loro diritto, anche dai consiglieri di minoranza, oltre che da singoli cittadini.
Fra le tante critiche che ci possono essere fatte, credo, però, che siano assolutamente da escludere quelle sull’onestà e la coerenza dei nostri comportamenti e, voglio aggiungere, non solo nostri ma di tutti i consiglieri che mi hanno accompagnato in questa legislatura.
Nessun amministratore, infatti, sia di maggioranza e che di minoranza presente in questo Consiglio comunale, ha avuto direttamente o indirettamente problemi relativi a conflitti di interesse personale di rilevanza civile o penale.
Per quanto mi riguarda sono contento di aver compiuto questa esperienza e di aver dedicato gran parte del mio tempo, della mia passione politica e del mio impegno civile alla comunità riese, ad un paese dove ho trascorso i miei primi vent’anni di vita per poi ritornarci da sindaco cinquant’anni dopo, quasi per caso, per un servizio richiesto e sollecitato senza ch’io facessi nulla per ottenerlo anche se gradito e apprezzato, perché non è un luogo comune né retorica affermare che la carica di sindaco è una delle esperienze più belle ed entusiasmanti che può capitarci, nonostante i sacrifici, qualche volta le delusioni e le amarezze che si incontrano lungo il percorso, e la frustrazione, spesso, di non essere in grado, per cause indipendenti dalla tua volontà, di fare ciò che vorresti e di farlo con la soddisfazione di essere stato prima di tutto utile agli altri, più che a te stesso.
Rio è un paese difficile, molto diverso da quello che avevo lasciato, con un alto tasso, circa il 25 per cento, di presenze extra comunitarie, un abitante su quattro che proviene da altri paesi, ed una forte e diffusa immigrazione interna, che ha profondamente modificato il tessuto sociale.
Un paese dove in più occasioni si sono verificate situazioni di diversità di vedute generazionali, che talvolta suscitano incomprensioni e difficoltà interpersonali, ma che possono essere superate se si presta maggiore attenzione ed ascolto alle esigenze di ciascuno in una visione di appartenenza unitaria e di interesse collettivo.
Un paese che ancora fa fatica a sollevarsi da una condizione di emarginazione rispetto all’impetuoso sviluppo dell’economia turistica che ha creato benessere e ricchezza nelle altre zone dell’isola, più dotate naturalmente e più pronte a cogliere l’occasione che in questo versante è stata troppo a lungo compressa e negata da una cultura operaia e mineraria, per secoli valoriale e identitaria di una comunità orgogliosa delle proprie origini ma spesso disorientata nel sostenere l’impatto di una condizione economica profondamente mutata rispetto al passato.
Un piccolo paese, Rio, ma difficile da capire e da governare, soprattutto in uno dei periodi più rovinosi e bui della storia nazionale, come quelli che abbiamo vissuto e che ancora stiamo vivendo, non solo dal punto di vista economico ma, ancor più grave, a mio parere, da quello sociale e culturale, per la crisi di fiducia generalizzata e profonda che si avverte nei confronti delle istituzioni, dei partiti, della politica, per il prevalere degli egoismi individuali rispetto agli interessi più generali della collettività, per il venir meno di una concezione etica e morale della società e della convivenza civile.
Noi ci abbiamo provato e, credetemi, ce l’abbiamo messa tutta.
Agli altri che verranno dopo di noi auguriamo tempi migliori e speriamo, davvero, che gli vada meglio.
Non potrei concludere, comunque, se non esprimessi il mio più sincero ringraziamento a ciascuno di voi, personalmente e in quanto rappresentanti dell’organo istituzionale, un Consiglio comunale che pur nella diversità delle opinioni ha sempre dimostrato grande serietà, partecipazione vera e consapevolezza del proprio ruolo, qualità tutt’altro che scontate in altre realtà istituzionali. La collaborazione e il rispetto reciproco che ha distinto i nostri rapporti in questi cinque anni sono stati la condizione fondamentale per svolgere, nonostante tutte le difficoltà, un lavoro di cui tutti, nessuno escluso, dobbiamo sentirci protagonisti ed essere orgogliosi. Anche chi, ma è un’eccezione che non intacca il senso delle cose, ha recentemente ritenuto opportuno, forse con eccessiva e non meditata leggerezza, non concludere con noi questa straordinaria avventura.
Ed un ringraziamento, infine, a tutti i miei collaboratori, al personale degli uffici e operaio, di cui spesso a torto non si riconosce l’impegno, la professionalità e, lasciatemelo dire, lo spirito di sacrificio e la serietà con cui svolgono il loro lavoro, e che invece, lo dico senza alcuna piaggeria, ho avuto più volte l’occasione e la opportunità di apprezzare, pur fra le ovvie diversità caratteriali e comportamentali proprie di un ambiente complesso come quello della pubblica amministrazione.
Fra le tante cose che mi mancheranno nel lasciare questa responsabilità, vi sarà senz’altro il calore umano e la lealtà che ho riscontrato in ciascuno di loro, a partire dal dottor Meo, un grande segretario, anche se giovane e fresco di nomina, che qui con noi ha iniziato la sua esperienza di funzionario pubblico e al quale auguro di assumere in futuro posizioni più alte e prestigiose, fino a coinvolgere tutti gli altri dipendenti, impiegati e operai, di cui serberò sempre un grato e riconoscente ricordo.
Grazie, grazie di cuore, e scusatemi se l’ho fatta un po’ lunga, ma era l’ultima volta, spero per questo che vorrete perdonarmi.
Danilo Alessi