Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha acquistato l'ultimo sistema dunale dell'Arcipelago Toscano: le Dune di Lacona, nel Comune di Capoliveri, per un importo di € 1.615.000. L'operazione, oltre ad aver salvato dall'abbandono un'area di grande valore ambientale, ha consentito di impiegare parte del finanziamento ministeriale che era stato vincolato all'acquisto della ex Caserma della Guardia di Finanza “Teseo Tesei” a Portoferraio, che altrimenti sarebbe sparito dal Bilancio del Parco.
Dopo un lunghissimo e travagliato iter, di cui la stampa ha dato resoconti dal 2010 ad oggi, finalmente l'Ente è riuscito ad acquisire il discusso complesso immobiliare per tutelarne gli habitat prioritari e per valorizzarne l'uso con attività di formazione, educazione ambientale, promozione delle produzioni locali, dell'ambiente rurale anche con finalità di autofinanziamento. Il patrimonio acquistato è formato da "tre immobili, con annesse pertinenze in proprietà esclusiva, un circostante ampio resede adibito a parcheggio, tre percorsi carrabili interni ed un'ampia fascia litoranea, ubicata ai margini della spiaggia, divisa fra dune e pineta", cioe’ i terreni e le strutture di proprietà della società Montinvest (bar, bazar, ristorante, edicola e discoteca costruite attorno alla zona delle dune) che, in seguito a un fallimento, erano finiti all'asta.
Le trattative erano state avviate con il legale della Montinvest S.r.l. molto prima, con un contratto preliminare del 3.12.2012, ma la procedura era stata rinviata, prima per attendere l'accreditamento del finanziamento da parte del Ministero dell'Ambiente e, dopo, per le difficoltà ad ottenere il prospetto con l'indicazione dei 14 creditori a favore dei quali emettere i mandati di pagamento con la specifica degli importi relativi spettanti. Solo dopo questi passaggi e dopo l'acquisizione del consenso alla cancellazione delle ipoteche a cura del Giudice dell'Esecuzione, è stato possibile procedere ed ottemperare agli accordi formalizzati nel preliminare.
L'idea di acquisire l'area dunale di Lacona per consentirne la tutela e sottrarla alle speculazioni era maturata già sotto la Presidenza Tozzi. Il comitato Amici delle dune, infatti, il 7 febbraio 2010 organizzò insieme ad Associazione Albergatori elbani, Legambiente, Wwf, Italia Nostra e Parco Nazionale una marcia di 19 Km per salvare le dune di Lacona e per contrastare la svendita dei beni demaniali ai privati.
"Oggi è stata conclusa una procedura molto complessa, -sottolinea Sammuri- sono soddisfatto del risultato e voglio complimentarmi oltre che con il Direttore Franca Zanichelli, con i tecnici del Parco: Rita Pilato e Rita Giglioli che hanno dimostrato grande impegno. Voglio ringraziare anche l'Avv. Patrizia Pinna dell'Avvocatura distrettuale di Firenze che ha assistito il Parco in questa operazione delicatissima"
Aurora Ciardelli PNAT