Vediamo di mettere le cose in fila: i tecnici di Goletta Verde di Legambiente hanno trovato anche quest’anno (e per l’ennesima volta) dati fuori norma al Moletto del pesce, sul lato verso il porto che a Marciana Marina, probabilmente non a caso, viene chiamato “il lato del bottino”, visto che ci scarica da sempre una fogna. Chi ha fatto i prelievi sono tecnici indipendenti ma pur sempre legati a Legambiente, questi tecnici sono però da quest’anno accompagnati da una troupe che sta girando un documentario e che quindi fornisce “le prove” di dove, come e quando vengano effettuati i prelievi.
Il sindaco di Marciana Marina risponde sul Tirreno che «La domenica in cui il Cigno Verde ha fatto le analisi noi ci siamo subito mobilitati e i valori sono completamente differenti. Non c’è inquinamento, lo dice un laboratorio scientifico. E’ evidente che qualcuno dice il falso e prova a danneggiare la nostro economia turistica, ma per fortuna non c’è nessun sversamento in mare». Le analisi sarebbero state fatte dall’istituto di ricerca “Gruppo C.S.A.” di Rimini e al Molo del Pesce è tutto a norma.
Qualcosa non torna.
Umberto Mazzantini ci dice che «Il prelievo dei tecnici di Goletta Verde è stato fatto, come hanno potuto vedere tutti e come sa bene anche il sindaco che ha mandato una guardia con tanto di macchina fotografica a chiederci se avevamo le autorizzazioni dell’Asl (sic!), alle 11 circa di domenica 17 giugno».
Quindi il “Gruppo C.S.A.” si sarebbe precipitato la domenica da Rimini a Marciana Marina per fare i prelievi al Moletto del Pesce? Oppure per una strana coincidenza il Comune li aveva già chiamati ed erano già sul posto? E in base a cosa è stata mobilitata con somma urgenza la squadra di tecnici della lontana Rimini, visto che la zona è comunque non balneabile perché portuale, tanto che l’Arpat (non l’Asl come crede la guardia marinese) non ci fa nessun prelievo?
La questione è però facilmente risolvibile. Come dice Mazzantini « Legambiente ha presentato le foto ed ha filmati che attestano sia giorno e periodo del prelievo che le modalità con il quale è stato eseguito, dalle foto e dal filmato si vede anche che quel che esce dal troppo pieno del Moletto del Pesce non è esattamente acqua di colonia, come sa chiunque a Marciana Marina, meno a quanto pare gli amministratori comunali». Quindi anche il comune potrà certamente esibire foto e documenti che attestano che il prelievo della CSA è stato fatto proprio domenica 17 giugno esattamente dove è stato preso il campione dai biologi di Goletta Verde e nelle stesse identiche condizioni (anche di scarico fognario dal troppo pieno…) e perché è stato effettuato.
Non è la prima volta che un Comune esibisce dati diversi da quelli di Goletta Verde, ma poi alla fine hanno avuto sempre ragione quelli del Cigno Verde, anche nei tribunali, come sanno bene gli albergatori e diversi sindaci elbani del passato ben più esperti e capaci del Ciumei.
Basterebbe guardare le foto pubblicate da Legambiente o andare di persona al Moletto del Pesce per vedere non solo in azione il troppo pieno ma anche per accorgersi che sul primo tratto della spiaggia dentro l’area portuale, a ridosso del molo e dello scarico, i sassi sono ricoperti di uno strato si alghe verdi, chiaro segno di un forte apporto di “acqua dolce” da uno scarico che è proprio lì, a pochi metri e ben visibile.
Ma la cosa più assurda è che tutta questa polemica riguarda un’area non balneabile, con tanto di ordinanze e cartelli, ma dove è stata realizzata una spiaggia per cani e dove a poche decine di metri la gente fa tranquillamente il bagno a ridosso delle barche che vanno, vengono, ormeggiano e fanno tutte le altre cose che si fanno in un porto…
Chiediamo a Mazzantini cosa ne pensa delle accuse apparse su un blog che lui uscirebbe di casa solo per trovare l’inquinamento al Moletto del Pesce e di quelle fatte dal comune di voler rovinare il turismo di Marciana Marina. «Ho fatto un fioretto e quel blog non lo leggo da anni per questioni di igiene personale. In Italia fortunatamente c’è libertà di pensiero, anche per chi ozia sulle panchine e per gli assidui frequentatori di bar che per loro fortuna possono permettersi di stare più in giro di me, fra queste libertà c’è anche quella di dire minchiate a ruota libera per denigrare le persone in mancanza di argomenti. Prima roba così era definita pettegolezzi e facezie da comari, da sussurare dal parrucchiere o dietro le persiane chiuse, ora si scrivono sui blog e si postano su Facebook, ma pettegolezzi da comari restano, anche se li scrivono gli amministratori comunali o i loro fedeli amici nascosti dietro improbabili nikname. Per quanto riguarda l’accusa di voler danneggiare il turismo, è una minchiata ancora più grossa della prima. L’amministrazione comunale, dati alla mano e situazione del commercio e del mercato immobiliare in atto, mi sembra già molto brava a farlo da sola. Noi vogliamo semplicemente che non si scarichino più sostanze inquinate in mare, che siano fatte rispettare leggi ed ordinanze di divieto di balneazione che non abbiamo approvato noi ma chi ci accusa, vogliamo che sia fatto il depuratore che il Sindaco aveva promesso entro il 2010, poi 2011, poi 2012 … perché è una vergogna che un paese che vive di turismo come Marciana Marina sia l’unico della costa toscana e dell’Elba a non avere uno straccio di depuratore pubblico. Poi si può anche fare il miracolo riminese del troppo pieno fognario senza enterococchi, ma il problema della mancanza del depuratore e dalla necessità di una rete fognaria che non scarichi dai troppo pieni resta».
Elbareport