Caro Direttore,
spero che vorrà pubblicare la mia lettera anche se a scriverle è.... un pozzo! Per la precisione sono il Pozzo di Gancio e mi trovo a Campo all'Aia, Procchio, Isola d'Elba.
Sono uno di quei pochi sopravvissuti con la copertura a padiglione e sto vicino a un fosso. Credo di essere l'unico, intendo l'unico qui all'isola, ad avere inciso sull' intonaco alcuni velieri. Sono semplici, ma belli. Sono riproduzioni stilizzate e abbastanza fedeli, tanto che una ricorda un Brigantino. Ce ne sono tre, di dimensioni diverse, ma chi le ha fatte ormai non lo può più raccontare. Io sto qui e ascolto.
Sono stato per una vita in mezzo alle vigne e agli orti. Ora canne, pecide e buscioni. Dall'altra parte del fosso c'erano le carbonaie di Dino. Ora una villetta.
Qui intorno a me, per tutta la vita di Adele, c'è stato il suo orto. Era svelta, silenziosa, col caschetto bianco e gli occhi pieni di mare. Me la ricordo il giorno dell'alluvione: novant'anni e un paio di Converse rosa che tirava fuori a secchiate tutto il fango che mi s'era rovesciato addosso quella mattina del 4 settembre del 2004.
Da quel giorno tutto è cambiato. Ma io sono ancora qui. E guardo. E ascolto.
Ho capito che la colpa di tutto è di un certo “Dugentennale”. Per colpa di questo qui, ogni due secoli c'è almeno un'alluvione, quindi i fossi vanno sistemati. E un paio d'anni fa o tre hanno fatto i Lavori. Ora sono quasi circondato da fossi alti, di sassi e cemento, e guard rail avanzati dalla Firenze-Mare. La gente che passa, però, si lamenta di più della pozza enorme che si forma a ogni acquata. No, anzi, forse si lamenta di più perché la strada, dopo i Lavori, è più stretta.
Tutto questo fino a qualche giorno fa, perché ora c'è una novità, caro Direttore. Da un giorno all'altro, sul ponte davanti a me è spuntato un alieno. Non sto scherzando! L'altro giorno mi sono svegliato e c'era uno scatolone di metallo, grande quanto un armadio, proprio sul ponte. Davvero!!! Senza serrature. Liscio e luccicante. A me fa anche un po' paura.
Qualcuno è passato e ha detto che è l'armadio di Narnia, ma io non ci credo. Qualcun'altro ha detto che è assurdo fare i Lavori per colpa di Dugentennale e poi mettere una barriera sopra il ponte.
Uno che sa sempre tutto ha detto che l'hanno messo quelli dell'ASA e che lì, non ci sono discorsi, ci deve stare.
C'è chi dice che il progetto è dello stesso ingegnere che ha progettato ben due curve più strette, questa qui e quella più a monte, nella curva sotto la Provinciale, dove prima passavano due macchine e ora ce ne passa una sola.
Perdoni la mia semplicità, Egregio Direttore, ma sa, io non mi sono mai mosso da qui. Lei ma non mi sa mica dire se esiste qualcuno che si occupi della tutela del paesaggio, o roba del genere, che riesca a farmi togliere di davanti questo mostro e mettere un guard rail guard abile?
No, sa, anche la gente che vede...
Se poi si potesse fare in modo anche di allargare la strada e eliminare la buca, sarebbe fantastico!
Per finire, non vorrei sembrarle vanitoso, ma non ci starebbe male, su quel ponte, un bel cartello con la mia storia. Si immagina in quanti verrebbero a guardarmi da vicino e ad ammirare i miei velieri?
Intanto io sto qui. Guardo e ascolto.
La ringrazio e la saluto,
Pozzo di Gancio