«Bisogna prendere atto che c’è una situazione climatica che causa eventi estremi con piogge sempre più intense e frequenti, soprattutto in alcune zone del nostro paese. Un altro aspetto riguarda il territorio: per come l’abbiamo gestito e urbanizzato non è più in grado di sostenere questi eventi. Le esondazioni di un corso d’acqua o la frana su un versante causano delle vere e proprie tragedie. Questa è una realtà inconfutabile! Per queste ragioni occorre fermare il consumo del territorio, impedendo la costruzione di nuove abitazioni, aziende e infrastrutture in zone di frana, o a pochi metri dagli argini dei fossi, oppure dove il nome del luogo dice tutto: Lo Stagnone, La Foce, La Valle, etc. Inoltre, non si possono tombare i corsi d’acqua, e bisogna fermare le opere di cosiddetta messa in sicurezza che al contrario, sembrano amplificare i rischi idraulici».
Comitato 2.6